Giornale radio nazionale del 29 Marzo 2024 07:30
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Speaker 0: E non è vero.
Speaker 1: La Newsline di Contraradio.
Speaker 2: L’informazione prima di tutto sono quattro minuti passati dalle otto ebbene arriva Newsline puntuale quasi Svizzera con voi anche in questo venerdì ventinove marzo un buongiorno da Chiara Brilli in studio da tutta la redazione apriamo la nostra finestra sulle informazioni locale e lo facciamo dando uno sguardo quanto mai importante oggi perché ci portiamo fino a lunedì alle previsioni del
Speaker 3: tempo all’AMMA. Giulio Betti ben trovato, buongiorno.
Speaker 2: Sì, buongiorno a te a tutti gli ascoltatori. Allora si parte oggi e si finisce lunedì
Speaker 0: con un quadro che attendiamo insomma
Speaker 3: con ansia. Sì esatto diciamo che I mezzi meteorologi di quella Pasqua l’attendono sempre con un certo timore.
Speaker 2: Anche con un po’ di fastidio diciamo la verità perché sono quelle giornate dal bolino rosso per voi ecco sì.
Speaker 3: Esatto la parte dei battuti no. Avremo una Pasqua contrastata diciamo così avremo una metà anzi tre quarti della penisola che probabilmente assaforiranno quasi una fase estiva con valore che al sud pensate potrebbero schiorare
Speaker 0: I trenta gradi tra
Speaker 3: Sicilia e Calabria e Puglia nella giornata di domenica. Viceversa al nord pioverà spesso e volentieri la Toscana, come al solito in queste situazioni si trova un po’ in una via di mezzo tra il nord e il centro Italia e pertanto avremo per la giornata di oggi cielo velato in un contesto termico molto mite con valori massimi che in città raggiungeranno anche 22-23°, per domani, sabato, cielo da nuvoloso a molto nuvoloso sulla nostra regione, ma con possibilità di qualche debole pioggia in mattinata anche su Firenze, quindi anche sul centro nord della Toscana, quindi mattina potrebbe piovere, non tanto per la verità, ma qualche pioggia è attesa, nel pomeriggio temporanea pausa nelle precipitazioni, mentre in serata potrebbero tornare dei rovesci sempre però ripeto limitatamente alle province centrosettentronali della Redone mentre sul sud della Toscana andrà decisamente meglio se non a parte per il scirocco e sofferà molto forte. Per quanto riguarda domenica, la prima parte della domenica di Pasqua potrebbe vedere il transito di qualche pioggia e qualche rovescio sempre sul centro nord della Toscana, quindi anche compresa la provincia di Tirenta, andrà meglio al sud nel sud della regione, infine Pasquetta ehm è atteso il transito vero e sprobio del fronte con pioggia e rovesci sparsi, una del Vesta Pasquetta ci ha abituato a quei due generi di contienità.
Quindi riassumendo un una Pasqua incerta sulla media alta Toscana, meglio sulla
Speaker 2: bassa Toscana, venti di scirocco però costanti sulla costa. Grazie mille per questa sintesi ci risentiremo allora martedì con le previsioni per l’inizio del del mese di aprile grazie a Lamma, grazie, buona festività a tutti voi e
Speaker 0: adesso una breve pausa pubblicitaria e
Speaker 1: poi torniamo in Newsline torna in sala dopo quaranta cinque anni al cinema la compagnia in versione restaurata Radio On, il film cult di Crisp E.T. Prodotto da Wim Benders. Un road movie intimista che segue il protagonista, il disgiochi Robert in viaggio
Speaker 4: nella Gran
Speaker 1: Bretagna di fine anni settanta accompagnato dalla musica firmata da Craftback, David Bowie, Lennelovic, Reckless Eric, Radio On dal trenta marzo al sette aprile sul grande schermo un film d’autore accompagnato da una colonna
Speaker 0: sonora strepitosa.
Speaker 5: Info Cinemalacompagnia punto it. È dalla terra che si prende il volo. Per questo Toscana Aeroporti insieme a Santana di Pisa ha sviluppato un piano per la sostenibilità che include non solo interventi a favore dell’ambiente ma anche per la comunità, per l’inclusione e contro la violenza di genere l’aeroporto sostenibile è il nostro impegno perché viaggiare sia sempre il più naturale dei desideri toscana aeroporti contro l’orario
Speaker 0: e il
Speaker 2: alle otto e otto minuti uno sguardo alle principali notizie di oggi sui giornali e sul nostro sito Controradio punto it partiamo con la cronaca dalla nazione schiacciato dalla gru muore a trentasei anni dunque un nuovo incidente mortale sul lavoro in Toscana la vittima un operaio originario del Pakistan che stava lavorando alle sieci nel piazzale di una ditta. La corsa a caregge ma I soccorsi non sono serviti ed è morto nella serata di ieri. Di taglio alto invece la battaglia per la giustizia per il caso Ciatti verso l’ultimo atto. Sentenza vicina continuate a cercare il killer di mio figlio dice il padre di Niccolò Chatti e poi dispalla la politica al day after di del re il tredici aprile saprete con chi ci alleiamo dopo l’ultimo strappo definitivo con l’uscita dalla maggioranza in conseguenza della votazione del piano operativo comunale. Fotonotizia invece percorso a ostacoli, un percorso di tipo pedonale con un anziano fatto a Firenze per cercare di capire quali sono le criticità e di ehm spostamenti in città non solo a piedi ma anche con I trasporti pubblici e privati parleremo tra poco in Gen Z con voi alle otto e quindici.
Il corriere Fiorentino dedica l’apertura alle dichiarazioni dell’assessore regionale alla Sanità Bezzini governo Meloni vicino ai no Vax dice tra tagli e rinvi dopo oltre dieciottomesi sul centro senese non si è mosso nulla l’accusa dell’assessore vogliono smontare il progetto del Biotecnopolo e poi la fotonotizia di Betori che saluta Firenze il congedo del Cardinale e di Taglio Basso. La decisione della normale di Pisa che dice no al bando con Israele. Il documento del senato a Canet, ad Accademico, basta collaborazioni con l’industria bellica, no al bando di ricerca realizzato congiuntamente dal governo italiano e da quello israeliano un appello ai ministri degli affari esteri e due nelle università a ripensarlo e uno alla comunità accademica italiana. Non collaboriamo con chi lavora nell’industria bellica. Con questo documento approvato dall’Senato Accademico su proposta degli studenti.
La normale di Pisa dunque prende posizione ufficiale sul conflitto a Gaza. La Repubblica si concentra sul Tour de France trecentomila in strada per il tour, milleottocento ordinanze sulla sosta, un evento che genererà un indotto immediato di venti milioni ed occuperà
Speaker 0: la città per una settimana nel mese di giugno. La razza dell’umanità C’è soltanto una ragione La ragione del cuore Riconoco un certo Dio Che non gliene e frega niente di te E stento a capire perché Puro, puro, puro, puro, puro, puro, puro… E’ stento a capire perché quel cretino più ricco di me Riconosco solo un culto appartengo ad una razza C’è soltanto una ragione, o riconosco un certo Dio, e stento a capire perché quel cretino è più ricco di me Lui brancola nel buio Non trova mai la luce O si come un vampiro O rende le energie rinnovabili O Come un bambino che misura l’ora Si meriterebbe il mondo Che però è una merda
Speaker 6: Più giù
Speaker 0: e non riesco a capire perché quel cretino è più ricco di me otto e quattordici
Speaker 2: minuti, Gen Z, voce ventenni di oggi sul futuro di tutti e tutte anche questo venerdì su
Speaker 7: Controradio, ben trovato Leonardo Margarito.
Speaker 2: Buongiorno, buongiorno a tutti e tutte. Che presenza al microfono sempre più sempre più di impatto Leonardo. Allora oggi mi concentro su tu che ti muovi, tu che ti sposti in città, tu che ti muovi, tu che ti sposti in città, tu che in realtà rappresenti un po’ quelli che sono I sentimenti ma soprattutto anche I servizi mancanti che voi denunciate anzi dal punto di vista del del trasporto pubblico locale e non solo. Studenti in movimento un po’ diciamo l’hashtag di questa puntata di oggi vogliamo dedicarla appunto ai trasporti. Perché?
Perché disagi non sono pochi. Sia per spostamenti di tipo scolastico,
Speaker 7: studentesco, sia per spostamenti di carattere ludico diciamo. Sì sì sì sì il tema del trasporto pubblico ferroviario locale è un tema importante che soprattutto ha preso corpo nelle ultime settimane e mesi perché insomma I disagi sono stati sempre ehm tanti soprattutto da un punto di vista ferroviario per tutti quegli studenti pendolari che tutte le mattine si alzano e trovano il tabellone nella stazione Santa Maria Novella per quanto riguarda Firenze è sempre piena di di ritardi e difficoltà. Dall’altra parte ovviamente c’è anche un discorso legato alla città più urbanistico quindi sul territorio e sulla qualità del trasporto pubblico locale per quanto riguarda la tramvia
Speaker 0: e gli
Speaker 2: autobus che abbiamo a disposizione. Quindi tu studenti o studentessa che vuoi scegli hai diritto di venire a studiare a Firenze devi però farlo con dolore dal punto di vista trasportistico.
Speaker 7: Il pendolarismo è veramente guarda io sul pendolarismo penso di sentirmi in dovere
Speaker 0: di essere
Speaker 7: più critico anche per quanto riguarda invece gli studenti fuorisede, perché il pendolarismo è una categoria di studente che non viene mai considerata. Cioè, noi non ci rendiamo conto dell’impatto che ragazzi, ragazzi, che tutte le mattine si alzano alle sei, vanno a prendere un treno e poi si gli tocca a dover fare I conti con ritardi, con disagi, con una stazione ma quella di Firenze per la precisione la parte di Firenze Castello che sembra ogni ogni giorno si abbatta una bomba perché è sempre quella la causa di ogni tragedia che avviene sul tratto ferroviario che poi collega alle principali tratte soprattutto quella Firenze Roma che è un una roba io penso di aver visto più in reti in queste ultime settimane che altro e noi non ci rendiamo conto dell’impatto che questo può avere ovviamente tralasciando l’aspetto del treno regionale che anche lì potremo aprire un altro un altro spot un altro discorso però effettivamente sì c’è la categoria dello studente pendolare che non viene considerata non viene considerata neanche da un punto di vista economico perché io proprio qui un annetto e mezzo fa se non ricordo male proposi e dissi che secondo me una convenzione contro in Italia per lo studente pinnolare da ammettere all’interno di un pagamento e le tasse universitarie per agevolare gli studenti invece che pagare quattrocento euro al mese di abbonamento di San Italia insomma sarebbe forse il caso che lo stato, il ministero
Speaker 2: della cultura e dell’istruzione ci pensassi. Tre quattro due ottantuno 0 quattro cento undici il nostro numero WhatsApp anche perché si parla sempre tanto di intermodalità, la tranvia uno strumento per tutti in questo in questo senso però se davvero il circolo deve essere virtuoso bisogna che funzioni dalla testa e dunque il trasporto su
Speaker 7: ferro il trasporto pubblico locale e quindi assolutamente anche il trasporto urbano. Ora ti dico la verità su Firenze da quando esiste la tramvia di là poi delle opinioni no? Di merito sulla tramvia, quindi bella, brutta, impattante, non impattante, sicuramente il trasporto pubblico locale, questo sono dati, netti, è migliorato. È migliorato perché io sono l’esempio di una persona che non usa mezzi propri, ma uso completamente mezzi pubblici, abitando peraltro in un quartiere del centro Melloltrarno dove purtroppo I parcheggi scarseggiano e dove purtroppo le possibilità di avere un’auto non sono facili anche proprio per una questione di spazi e io mi muovo completamente a piedi con l’autobus con la tranvia raggiungo varie parti della città quindi sicuramente la tranvia ha migliorato questo questa situazione non posso dire la stessa cosa degli autobus perché dal cambio di gestione da Attaf a Autolini Toscani c’è stata sicuramente una difficoltà transitoria che è normale di tutti I passaggi di consegne, però qui si arriva proprio in un momento storico dove c’è necessità di prendere per mano la situazione e mi riferisco a tratte peraltro di lunga percorrenza, non a autobusse che hanno perché sappiamo bene che gli autobus vengono calcolati sulla frequenza, sui tratti di lunga percorrenza o breve percorrenza, però ci sono dei disagi e
Speaker 2: stambani sulla nazione si dice proprio questo. Torneremo sulla questione nel frattempo leggiamo un messaggio che ci è arrivato da una studentessa universitaria pendolare e da più di tre anni percorro la tratta Firenze Roma alta velocità praticamente tutti I giorni ho subito diversi disagi in questi anni tra treni cancellati a ritardi praticamente ad ogni viaggio motivi erano sempre gli stessi animali investiti problemi tecnici, guasto all’impianto di circolazione, persone non autorizzate sui binari. Molto spesso a causa di queste problematiche ci scrive ho dovuto saltare le lezioni o addirittura ho rischiato di non riuscire ad arrivare in tempo agli esami stessi nonostante partissi sempre minimo quattro ore prima della prova per gli studenti pendolari questa situazione è insostenibile e con il passare degli anni invece che migliorare peggiora. Non si tratta di un evento
Speaker 7: occasionale ecco come ci ricorda. No. Ci tratta di un emergenza. No ma soprattutto la cosa che a me fa un po’ sorridere e questo mi rivolgo a chi ci ascolterà se ci ascolteranno gli esponenti di treni Italia e quindi
Speaker 8: anche del
Speaker 7: Ministero dei Trasporti. Ragazzi dopo il covid il costo il costo del del servizio del trasporto pubblico ferroviario è aumentato perché se voi andate a prendere I prezzi fissi per dire dei treni regionali ma anche dei treni ad alta velocità pre covid e dopo il covid è aumentato e uno potrebbe dire effettivamente c’è stato un disagio ok però se il servizio aumenta di costo ma non di qualità allora qui stiamo perdendo la testa completamente cioè tralasciando I treni regionali che quello va beh è un far west da sempre e diciamo che anche con l’inserimento dei nuovi treni diciamo composti da nuove tecnologie quindi con un’attenzione un controllo maggiore ora c’è stato introdotto il biglietto elettronico anche su I treni regionali quindi c’è un controllo maggiore anche da parte del personale. Dall’altra parte però il servizio è peggiorato ed è inutile pensare o meno se sia importante lo stretto di Messina. Io vincerei a ragionare sul trasporto pubblico ferroviario a capire che bisogna
Speaker 2: rifare parecchi binari, bisognerà rifare parecchi tratte. Su questo poi ti chiedo dell’alta velocità perché insomma gli esponenti delle situazioni istituzioni anche regionali ti rispondono che quello quindi diventa uno snodo fondamentale per poter splittare binari, alta velocità e pendolarismo. Allora non per difendere autolinee toscane ma I lavori della tramvia e il traffico senza controllo impediscono ai bus di circolare. Ci scrive un ascoltatore. È una città cantierizzata e ad alto impatto diciamo di criticità per quanto riguarda I lavori in cui il
Speaker 7: trasporto pubblico viene messo in difficoltà nella sua percorribili. Allora mh guarda mh ti cito un po’ quello che ha detto il presidente
Speaker 0: di Urbit ehm che dice una cosa
Speaker 2: vera e una un po’ meno vera. Gianni Biagi,
Speaker 7: ex assessor all’urbanista di Firenze. Una cosa che dice vera è che per vedere un cambiamento a Firenze, una città come Firenze, da un punto di vista urbanistico si deve aspettare diversi anni, perché l’impatto chiaramente che può avere una tranvia a Firenze non la può avere in altre città d’Italia, considerato che noi l’abbiamo fatta sopra elevata, quindi non come a Roma, a Milano che c’è la metro. Mentre, per quanto riguarda invece quello che ha detto il nostro ascoltatore, la nostra ascoltatrice, sì, sicuramente non è la responsabilità al 100% di atollini toscane ma nel momento in cui si assista episodi di una totale follia come gente che scende dall’autobus e dice ragazzi la la la corsa finisce qui l’autobus finisce qui chiedi spiegazioni e ti dicono è così punto e basta ora io capisco che non è tutta colpa di atollini toscane, ma qui c’è un problema proprio di comunicazione. Peraltro, dico, I controllori non sono degli sceriffi,
Speaker 0: cioè
Speaker 7: I controllori si devono controllare che tutti comprano il biglietto, che hanno l’abbonamento, ma sono anche persone che devono avere un impatto comunicativo alle persone. Come il vigile urbano, no? Dovrebbero cercare di avere un impatto comunicativo. Non contro le persone, a favore nelle persone. Poi se uno non ha comprato il biglietto lo si multa.
Ma si deve avere una
Speaker 0: comunicazione cosa
Speaker 2: che spesso queste persone un po’ non hanno. Allora una volta guarda mi è venuto in mente adesso vedrò di realizzarlo un forum con Tommaso Rosa qui responsabile di comunicazione e autolinee e tu come referente diciamo di segnalazioni varie che riguardano appunto I giovani che usano I trasporti pubblici. Allora ci chiedevano ma
Speaker 7: quattrocento euro di abbonamento al mese dicevi? Per il trasporto pubblico ferroviario
Speaker 2: ad alta velocità e la
Speaker 0: io ora
Speaker 2: ehm ho una reminescente. Il caso diciamo di
Speaker 7: uno studente che sceglie fuori sede di venire a studiare a perché io ho una conoscenza personale a me vicina di una una ragazza che studiava la sapienza di Roma e pagava quattrocento
Speaker 2: euro al mese di abbonamento per il trasporto pubblico ferroreo. Anche lì.
Speaker 0: Perché non
Speaker 2: va a vivere a Roma?
Speaker 7: Perché o a Roma o a Firenze l’accessibilità del del. Se va a vivere a Roma
Speaker 2: perché probabilmente l’affitto a Roma costa più di Firenze.
Speaker 0: Esatto. Per I
Speaker 2: lavoratori o viceversa. O viceversa. Sì sì sì. Allora l’ordine dei fattori può essere invertito. Per I lavoratori pendolari ritardi comportano anche problemi sul posto di lavoro.
Assolutamente. Per messi
Speaker 7: a recuperi sull’orario di uscita se non richiami disciplinari. Anche perché scusami se ti interrompo. No. Va di là a dire ai datori di lavoro il treno mi ha fatto tardi. Lui ti dice a me che cosa me ne frega?
E qui si entra anche su un piano di rapporto lavorativo perché io ho un lavoratore che vado in un’altra città e mi tocca arrivare in ritardo e dovermi giustificare il datore di lavoro. Il datore di lavoro magari con ragione anche ti dice ho capito ma se tutti facessero mette cioè qui si entra proprio su un piano di difficoltà proprio di stare su un piano di equilibrio no? Tra le esigenze personali
Speaker 2: e esigenze ovviamente lavorative. Al di là dei problemi aiutenti ci sono problemi nell’organizzazione che hanno peggiorato I contratti degli autisti, tolto servizi essenziali tipo la mensa, non è solo un problema di servizio
Speaker 7: ma proprio interno d’autolinea
Speaker 0: di Toscani.
Speaker 2: Questo è un altro che si va su un piano diverso. Però volevo sollecitarti su una cosa che hai anticipato. Il raggiungere la città. Abbiamo parlato del diritto allo studio, quindi motivazioni legate all’istruzione ma c’è anche una stagione che si preannuncia estiva con una Z TL estiva notturna che entrerà tornerà in vigore dal quattro aprile come vivere cioè come comunicare a un giovane di come spostarsi per raggiungere la città. Cioè quali sono le principali difficoltà?
Immagino che un ragazzo ma ragazza insomma si ha tentato voglia a venire in centro, benché si parli sempre più di un’estate fiorentina diffusa di area metropolitana si
Speaker 7: vedo che scuoti un po’ la testa. Sì ora. Ancora carente. Sui lungarni via
Speaker 2: perché poi diciamo.
Speaker 7: Più là. Di no vabbè tolti giardini. I parchi sì. Bisogna sempre vedere la qualità delle iniziative poi perché l’estate fiorientina diffusa significa portare anche iniziative che attraggono I giovani all’esterno del centro storico anche per decongestionare giustamente un afflusso che è a volte esagerato. Però per rispondere a quello che mi hai detto allora sicuramente sì c’è la necessità soprattutto verso la bella stagione di utilizzare io questo lo dico perché ripeto sono il primo a farlo e I mezzi pubblici c’è però un problema cioè quando noi si dice ai ragazzi utilizzati di più I mezzi pubblici perché anche questo permette ai ragazzi di vivere con tranquillità anche no?
E sostenibilità le proprie uscite. C’è un discorso cioè ci sono dei quartieri di Firenze e questo appunto lo diceva stamattina il presidente di Urbit Biagi cioè ci sono Firenze fatto da piccoli borghi, no? Lui cita Brozzi, Casciani Riccio, Galluzzo, Badia, io dico Quaracchi, Peretola, cioè ci sono delle zone che per poter raggiungere mezzi pubblici a con frequenza continua come per esempio la T due, no? Che arriva fino all’aeroporto. Ragazzi, ditelo a una ragazza che abita a Peretola a Quaracchi da arrivare a piedi la sera a prendere la T2 a guidoni e poi vediamo cosa ti risponde.
Quindi nel senso, cioè è vero il tema del trasporto pubblico e quindi di utilizzare il mezzo pubblico, io sono il primo, ma io abito in Oltrarno e quindi c’ho anche diciamo una civolazione diversa ma chi abita nella nella periferica
Speaker 0: che è sta
Speaker 7: al Galluzzo che deve dire? Che non c’hanno neanche la tramvia? Cioè la sera in più gli autobus lo sappiamo bene giustamente più si va verso la sera più diminuiscono la frequenza. Io proposi all’assessore Giorgetti in un incontro diverso tempo fa di potenziare il trasporto pubblico la notte cioè di lavorare a
Speaker 2: un finanziamento che andava messo a bilancio dove uno dice. Quale fu la risposta? Perché poi ti
Speaker 7: dico qual è la
Speaker 2: risposta che hanno dato a noi?
Speaker 7: La risposta è come sai? Ci stiamo lavorando. Ci stiamo lavorando.
Speaker 2: È la classica frase del politico. Ci stiamo lavorando. Ma te lo dici anche Autolini che sta lavorando con l’amministrazione.
Speaker 7: Cioè il tavolo è aperto.
Speaker 2: Sì. Il problema è che non si chiude. Sì. Lasciamo perdere.
Speaker 7: Perché si bussini elettrici in fondamentali. Lasciamo perdere perché tra di tra tutti per arrivare a avere l’abbonamento gratuito per gli studenti diversari che avevamo da trent’anni
Speaker 2: se è
Speaker 7: dovuto insomma però comunque a parte questo cioè ehm ripeto mancano alcuni collegamenti cioè mancano alcuni collegamenti che sono importanti perché se no altrimenti è inutile dire incentiviamo
Speaker 2: l’utilizzo dei mezzi pubblici. Ci mancano dei
Speaker 7: pezzi. Il dialogo tra gli strumenti per permetterle alle persone esatto. Esatto. E guarda io ti dico una cosa. Questa amministrazione comunale ha fatto secondo me un bel investimento.
Io sono una persona favorevole alla Trampia. Lo dico senza se, senza ma e credo che sia una delle infrastrutture che questa amministrazione sta lasciando alla città meglio fatta. Ok? Io questo su questo faccio ehm complimenti perché secondo me è una cosa intelligente. Soprattutto anche quelle nuove linee che stanno costruite.
Poi che questo abbia creato dei disagi con cantieri forse un po’ troppo lunghi, forse mal gestiti, su questo è un altro piano ancora e la gente fa bene giustamente a esprimere la propria opinione. Però dico mancano dei collegamenti e soprattutto manca un investimento sulla notte perché io lo dico da giovane ventidue anni e da qualche giorno se io voglio andare in un locale che sta un po’ fuori il centro e non voglio prenderla macchina e magari dico guarda lo dico in diretta mi voglio bere qualcosa e non voglio guidare non posso perché non c’è un mezzo che
Speaker 2: mi riporta indietro non c’è un mezzo che mi porta lì. Allora rispetto ai mezzi pubblici notturni comunque a una certa ora è impossibile tornare a casa in altre città delle linee circolano tutta la notte magari con frequenza ridotta ma tutta la notte ogni giorno della settimana
Speaker 7: ribadiscono I
Speaker 2: nostri ascoltatori che ci scrivono.
Speaker 7: Il trasporto pubblico la notte è un discorso completato in tutte le città cioè in generale non è facile garantire un servizio di questo
Speaker 0: tipo ma non è
Speaker 2: che dico che bisogna avere un trasporto pubblico ma se questo può incidere anche notevolmente non solo sulla questione trasportistica ma anche sulla questione
Speaker 7: della sicurezza perché vivi
Speaker 2: poi la città la la
Speaker 9: vivi in sicurezza.
Speaker 7: Questo dico esatto. È un veramente un percorso. Cioè qui c’è anche un discorso di sicurezza stradale.
Speaker 2: Cioè che è anche un altro tema su cui. Allora siamo quasi in conclusione. Io mi metto nei panni di retepe uno dei più grossi gestori di TPL al mondo che è come interlocutore Giorgetti. Questo va beh apriamo e chiudiamo parentesi invece se dagli anni ottanta avevano realizzato un metro capillare eravamo tutti a posto
Speaker 0: sì però qui ehm
Speaker 7: diciamo adesso siamo proiettati con Genzi verso il futuro bisogna. Firenze e Melionos Cavalli che l’altro giorno hanno trovato un ordigno della
Speaker 2: Seconda Guerra Mondiale, troveremo gli Etruschi, meglio stare buoni. Evitiamo. Non ti ho chiesto dell’alta velocità ma te lo chiederò. Allora otto e trenta siamo a ridosso del GR di Popolare Network, ti faccio gli auguri
Speaker 7: di buona Pasqua, ci risentiamo ad aprile con altri temi, altre opinioni. Tanti auguri a tutti gli
Speaker 0: ascoltatori e ci vediamo venerdì prossimo ovviamente
Speaker 7: e popolare
Speaker 6: Buongiorno le notizie delle otte e trenta Nella notte c’è stato un massiccio attacco russo sulle infrastrutture energetiche ucraine mentre dagli Stati Uniti arrivano dei dati sull’avanzata russa di questi mesi
Speaker 10: in studio per gli ultimi aggiornamenti. Diana Santini. Buongiorno. Sì, ad essere colpite sono state questa notte soprattutto le infrastrutture energetiche ucraine. Kiev denuncia che novantanove ordigni sono stati lanciati su centrali termiche e idroelettriche, ottantaquattro di questi sarebbero stati intercettati ma diverse centrali risultano al momento danneggiate.
Secondo l’Istituto americano per lo studio della guerra la Russia ha conquistato cinque cento chilometri quadrati di Ucraina da ottobre a oggi in tanca americano spiega che in assenza di rifornimenti di armi costanti e sufficienti il ritmo dell’avanzata russa aumenterà ieri lo ricordate l’annuncio di Putin colpiremo gli F sedici ucraini ovunque si trovano dalla Turchia arriva invece questa mattina una dichiarazione che si allinea alla versione di Mosca sull’attentato al Crocus City Hall in cui sono morte almeno centoquarantatre persone questa azione non sarebbe stata possibile senza il sostegno dei servizi stranieri ha detto il portavoce del partito di governo turco AKP la verità ha detto ancora che l’ISIS non è in grado di portare avanti da solo
Speaker 6: un’organizzazione del genere queste azioni hanno uno sponsor. Grazie Diana, veniamo alla guerra a Gaza mentre l’esecito di Tel Aviv prepara l’annunciata minacciata offensiva su Rafa bombe israeliane stanotte hanno colpito due campi profughi, la moschia di Jabalia e un’abitazione civile a Caniunis. Le vittime anche stanotte si contano nell’ordine delle decine. Un giornalista dell’emittente radiofonica locale Al-Quds è stato colpito e ucciso si chiamava Muhammed Abu Sakhil ed è il centotrentasettesimo reporter ucciso nella striscia dallo scoppio della guerra. L’esercito israeliano ha fatto anche una grossa operazione questa notte in Siria a Aleppo almeno trentotto persone sarebbero state uccise in un ride sull’aeroporto della città.
Il padre di Laria Salis ha annunciato che chiederà aiuto al presidente della repubblica dopo che ieri a Budapest alla figlia in cacere da oltre un anno sono stati negati I domiciliari, la donna è stata portata in aula di nuovo in catene, c’erano anche alcuni membri del Parlamento italiano tutti di opposizione e dai partiti di minoranza proteste contro il ministro dell’istruzione Valditara perché gli stranieri assimilino I valori della Costituzione è meglio che nelle classi la maggioranza sia italiana ha detto dopo dichiarazioni simili arrivate nei giorni scorsi dal suo collega di governo Matteo Salvini il decreto sul super bonus approvato sempre nei giorni scorsi dal governo potrebbe essere cambiato o per consentire ancora l’accessione del credito per gli edifici danneggiati dal terremoto dell’Aquila del duemilanove e date dai terremoti avvenuti nel centro Italia a partire dal ventiquattro agosto duemilasedici la possibile modifica emerge da indiscrizioni di stampa e prevede un limite massimo di spesa di quattro cento milioni per quest’anno di cui settanta per quanto riguarda il caso dell’Aquila il decreto aveva causato proteste dalle aree terremotate ma anche dal forum del terzo settore dato che la versione uscita dal Consiglio dei Ministri cancella tre eccezioni che permettevano ancora la cessione del credito, le strutture danneggiate da eventi sismici, le case popolari e le strutture no profit per persone anziane con disabilità.
Vanessa Pallucchia
Speaker 9: è la portavoce del forum del terzo settore. Molte delle nostre organizzazioni proprio nell’efficientamente energetico stavano pensando alle proprie strutture per una questione di risparmio e per molti per fortuna non è retroattiva ma c’erano molte realtà tra cui appunto chi ha in cura persone disabili o non autosufficenti. Attraverso il super bonus si apriva una strada di risparmio energetico che risulta oggi una delle spese principali
Speaker 0: proprio nella manutenzione di queste realtà
Speaker 6: la prossima edizione del giornale
Speaker 0: radio alle nove trenta buon ascolto popolare
Speaker 7: network e un’altra. Popolare Network
Speaker 0: muoversi
Speaker 11: in Toscana Info, aggiornamenti in
Speaker 12: tempo reale sulla mobilità nella regione. Un cordiale saluto alla redazione di Firenze Smart in studio Cesare Martignone. In Fipilita Empoli Est e lo svincolo di Empoli Ovest in direzione a Livorno, Coda per Veicolo Fermo o in Avalia. Traffico rallentato tra Scandicci e Firenze Scandicci in direzione Firenze. I nadodi ci chiusa fino alle venti di oggi l’entrata a Rosignano Marittimo in direzione Genova.
A Firenze alvide la nuova fase dei lavori in via dei Matteotti per quanto riguarda I cantieri di Ratanvia. In programma anche lavori notturni in piazza della Libertà. Fino a venerdì 26 aprile lavori di potenziamento infrastrutturale sulla linea ferroviaria Firenze-Pisa e Pisa-Roma. Possibili variazioni e cancellazioni. Muoversi in Toscana è un servizio realizzato in collaborazione con Regione Toscana, città metropolitana di Firenze e Comune di Firenze.
Speaker 11: Altre info sui nostri canali social. Buon viaggio. Muoversi in Toscana Info, aggiornamenti in
Speaker 4: tempo reale sulla mobilità
Speaker 0: nella regione.
Speaker 1: Controradio. Buon ascolto
Speaker 0: e buon
Speaker 5: viaggio FM novanta tre e
Speaker 0: sei novantotto
Speaker 13: e non. Mimmo Iodice, Senza Tempo. Per la prima volta a Firenze, una mostra monografica dedicata al grande fotografo nopoletano.
Speaker 1: Ottanta opere che ripercorrono I temi più importanti della sua produzione, in cui contemplazione e comprensione sono senza tempo.
Speaker 13: Anamnesi, vedute di Napoli, natura, città e una esclusiva sezione su Michelangelo.
Speaker 1: Dal 24 marzo al 14 luglio, grazie a Fondazione CR Firenze. Mimmo Iodice, senza tempo. Villa Bardini, Firenze.
Speaker 13: Info su villabardini.it Contro l’orario.
Speaker 0: EEEEEEEEE non è un po’ più.
Speaker 1: Stai ascoltando Controradio.
Speaker 0: Non perdere niente di ciò che accade contro radio e cross-mediale
Speaker 2: alle otto e trentasette minuti dopo il GR di Popolare Network lo studio è tornato ad animarsi qui sulle nostre frequenze ma anche sui nostri canali cross mediali siamo alla seconda puntata di un venticinque novembre al mese saluto qui con me mi è raggiunto Sandra Salvatto ben trovato. Buongiorno Chiara buongiorno a tutti. Seconda puntata di questa rubrica di approfondimento per dare tempo, spazio, contenuti che possano contribuire a creare un luogo condiviso di ascolto, racconto, riflessione e dibattito sulla violenza di genere e c’è un tema che quest’oggi abbiamo deciso di voler
Speaker 8: scandagliare insomma da vari punti di vista. Assolutamente il ma trattamento è anche l’erogazione alle relazioni perché sono diciamo l’uno si
Speaker 2: porta dietro l’altro no? E per farlo abbiamo un ospite. Introduciamo subito, diamo il buongiorno, ringraziamo per essere
Speaker 4: venuto il professore Andrea Bagni, ventrova.
Speaker 2: Grazie a voi, buongiorno a tutti e a tutti. Già docente di storia di italiano al Gramsci Keynes di Prato, membro del Comitato Civico impariamo a dire noi per il contrasto alla violenza maschile contro le donne del circolo Arci venticinque aprile e con lui cercheremo di capire che tipo di esperienza ha fatto all’interno dei contesti scolastici quindi con
Speaker 8: I giovani ma andiamo per ordine perché la scaletta è serlata. Assolutamente. Abbiamo anche le nostre pillole che ci introducono all’argomento. Noi come sempre sceglieremo abbiamo scelto, sceglieremo una parola che ci insomma funge da timone a questo nostro riflettere sul fenomeno dilagante insomma della violenza di genere e questa volta abbiamo scelto maltrattamento e ce lo spiega bene chi.
Speaker 2: Alessia Dulbecco, sì pedagogista, scrittrice, sentiamo da un punto di vista linguistico e culturale cosa significa, cosa si intende e come è cambiato il significato e la percezione della parola maltrattamento.
Speaker 14: Quando si parla di maltrattamento ci si chiede spesso come mai I casi siano aumentati in modo così esponenziale negli ultimi anni. Per questo motivo è importante riflettere su due punti, cioè da una parte I dati ci dicono che sono più di sei milioni le donne che hanno subito violenza nell’arco della propria vita. Ciò nonostante è una percentuale irrisoria quella che arriva effettivamente a denunciare, quindi a portare poi in emersione il fenomeno. Quello che è cambiato quindi nel corso dei decenni non è tanto il fenomeno in sé ma la sensibilità che abbiamo acquisito nei confronti di queste pratiche che non sono assolutamente recenti. Il maltrattamento non è diventato di moda.
Simplicemente oggi abbiamo capito
Speaker 0: che non deve essere più
Speaker 14: accettato né considerato normale. Ciò nonostante è ancora molto facile in realtà imbattersi in commenti che cercano in qualche modo di sminuirne la portata rubricandolo a una sorta di moda passeggera. Ciò è anche poi uno dei motivi che spinge, chi lo subisce, a non esporsi e quindi a non denunciare. Il maltrattamento si combatte in molti modi sicuramente grazie alle leggi ma anche attraverso la cultura ed è anche per questo che mi sento di suggerirvi la lettura di un libro. Il libro si intitola una parità ambigua di Marilisa D’Amico ed è edito da Raffaello Cortina.
Un testo utile per fare il punto non solo sulla violenza di genere in sé ma su tutte quelle ambiguità che abbiamo sia a livello politico che culturale che ancora caratterizzano la
Speaker 2: discussione intorno a questo tema. Ringraziamo davvero Alessia Dulbecco per questo contributo, pillole che via via ci accompagnano e ci fanno andare in profondità nei vari temi che scegliamo, dicevamo il maltrattamento la perola di oggi ha a che fare con tutto quello su cui vogliamo riflettere dal punto di vista dell’educazione, della cultura, della comunicazione perché il linguaggio è uno strumento culturale, anzi lo strumento culturale per eccellenza attraverso il quale esprimiamo la nostra mentalità ma anche il tessuto sociale nel quale viviamo e siamo stati educati ed esprime dunque un dominio, un dominio che di fatto è un dominio di genere, quindi la parola che si traduce in azione ci ehm pone davanti una percezione non solo una percezione ma anche una descrizione
Speaker 0: della realtà.
Speaker 2: Insomma è come se le carte fossero già state smistate, il tavolo fosse quello e invece le carte le vogliamo mescolare di nuovo Sandra.
Speaker 8: Sì, si dice sempre che la parola forgia la realtà e non c’è niente di più vero, no? Quindi bisogna lavorare bene sulle parole giuste per poter forgiare anche la realtà giusta, poi ne parleremo proprio con Andrea. A proposito di educazione alle relazioni direi che il linguaggio e questo tipo di azione necessaria sono strettamente collegati, si diceva lavorare sulle relazioni diventa anche proprio un problema di comunicazione. Gli uomini maltratanti hanno oggi la possibilità, ce lo spiegherà Andrea, di ritrovare anche un altro significato, un’altra declinazione della parola virilità che non deve essere necessariamente sinonimo tossico di insomma di uomo violento e che insomma ha un pessimo rapporto con se stesso e con gli altri ma anche come maturità, come consapevolezza, come robustezza dei valori. Ecco
Speaker 2: di tutto questo credo sia importante parlare. Ma ma c’è un un’anticipazione una finestra che vogliamo fare prima di avere appunto uno spazio di riflessione insieme che è
Speaker 8: una sorta
Speaker 2: di giornale radio diciamo tematico. Di breve rassegna. Di breve rassegna. Giornale radio è una rassegna di carattere internazionale e locale partendo dalle principali notizie che in questo mese di marzo hanno caratterizzato appunto il tema non possiamo undare quella della Francia, il Senato ma non solo poi l’entrata in costituzione con approvazione il quattro marzo dell’aborto, l’iscrizione del diritto all’interruzione volontaria di gravidanza nella Costituzione francese che è un evento storico di portata mondiale che speriamo davvero faccia da apripista. Sono stati resi noti naturalmente I dati sulla violenza sulle donne in occasione della giornata internazionale dell’otto marzo sono state centoventi le donne uccise in Italia sessantaquattro casi avvenuti per mano di partner o ex compagni c’è una buona notizia sul fronte delle chiamate al al uno cinque due due il numero di pubblica autolità contro la violenza perché sono cresciute quindi le richieste di aiuto del cinquantanove per cento sono tanti invece anche I lati oscuri le cattive notizie anche da un punto di vista di uscita dalla violenza a difficoltà in ambito economico perché non lavora oltre la metà di chicchia di aiuto c’è una autonomia ridotta al quaranta per cento del delle donne e addirittura il novanta di queste a difficoltà nella ricerca di un’occupazione e poi diamo come ultimo contesto numerico di carattere nazionale I centotrentacinque milioni nei prossimi tre anni per il pacchetto di misure per il contrasto alla violenza di
Speaker 8: genere inserite nella legge di bilancio duemilaventiquattro. Sì, io mi sposto invece sul territorio, quindi stringiamo il cerchio, la solidarità allarga le sue maglie ed include le donne dinosotras grazie al grazie al consorzio Pistoia Basquets City, da febbraio Sono partiti due percorsi di autodifesa pensati proprio per le donne che afferiscono all’associazione sia che siano mamme con figli che donne lavoratrici. Il percorso prevede otto incontri fino a marzo durante la settimana tenuti secondo il modulo preparato da difesa donna, associazione sportiva che si occupa proprio di organizzare una formazione ad hoc rivolta a donne di tutte le età e forme fisiche, altri quattro incontri, il sabato mattina per le donne lavoratrici, in tutto ventiquattro donne prevenienti
Speaker 0: da
Speaker 8: tutto il mondo. Una bellissima esperienza davvero. Ecco sì so che Chiara la conosce
Speaker 0: molto da vicino e poi c’è una bellissima
Speaker 8: rassegna che avevamo dato anche nel corso dei nostri giornali radio e si parla di una lotta senza tempo, quindi si torna indietro al settantesimo, insomma al momento in cui è partito la lotta femminista e quindi si celebra il settantesimo anniversario di quel grande momento con una rassegna di eventi a Firenze, mostre seminari, concerti e dibattiti, un programma fittissimo in grisso libero nelle location del complesso delle morate. Giusto per dire che cosa è successo e che cosa succederà il cinque marzo stata inaugurata questa esposizione, una mostra storica documentaria che comunque continuerà ad essere aperta e potrà essere visitata proprio all’ottagono delle morate. Il diciannove
Speaker 2: aprile invece è prevista l’inaugurazione della mostra delle dieSIZI.
Speaker 8: Ne parleremo. Ne parleremo.
Speaker 2: Grazie anzi alle
Speaker 8: diesi. Grazie. Sono da sfondo. Esattamente. Proprio questo sarà visitabile fino al trentun maggio, domenica ventun aprile apertura sordinaria delle due mostre in contemporanea.
Di nuovo ancora altre cose il sediciapri la giornalista Donata Columbro parlerà una blogger sulla giustizia sociale applicata alla disabilità insomma ci sono vari eventi e poi ancora volando proprio rapidamente violenza di genere strumenti e nuove frontiere è un convegno che si è tenuto nel consiglio regionale hanno parlato in tanti tra gli interventi anche quello di Angela Bani, sindaco di La Strasigna, che dice si tratta di uno strumento da cui emergono indicatori per implementare le politiche contrasto alla violenza di genere in termini di interventi, di prevenzioni in vari ambiti, dal sociale alla formazione, all’educazione. E poi per terminare direi che si può proprio menzionare l’iniziativa di Andrea se vogliamo solo se c’è tempo invece di parlarne mandare giusto 20 secondi di contributo
Speaker 2: proviamoci che poi dallo spazio cambia
Speaker 8: uomo cambia.
Speaker 15: Ormai questa è diventata una piaga sociale, cioè come si fa a non interessarsi del tema quando noi ogni tre giorni c’è un femminicidio, una donna muore? Quindi c’è da ragionare, da ridisegnare le relazioni nel rispetto reciproco delle proprie scelte e noi dobbiamo insistere e non perdersi d’animo
Speaker 1: perché gli uomini in
Speaker 2: qualche modo su questo possono fare qualcosa. Gli uomini su questo possono fare qualcosa era Eros Crucolini sempre del comitato civico impariamo a dire noi
Speaker 0: per il
Speaker 2: contrasto alla violenza maschile Andrea Bagno un percorso che state facendo su vari ambiti, quello culturale, cinematografico ma anche quello all’interno delle scuole che viene da lontano. I Titi Marco Polo, Meucci ultimamente alle medie verdi con I ragazzi, da cosa è con le ragazze? Da cosa si può partire e soprattutto da cosa partono loro quando gli si chiede qualcosa in termini di educazione all’affettività alle relazioni?
Speaker 4: Noi il punto di partenza è quasi sempre il fatto che cresciamo tutti ancora dentro una cultura diffusa che è quella fatta di tanti stereotipi, fatta di tanti ruoli e noi partiamo quasi sempre da ragionare su questi stereotipi che sono per I maschi, per I ragazzi secondo me sono stereotipi di potere, ma sono anche pesantissimi da portare, perché devi sempre essere all’altezza di questi modelli, di il famoso uomo che non deve chiedere mai e dal Marco Folo, nel racconto, lì sono quasi sempre partiti, cerchiamo di partire da una dimensione narrativa e il racconto di un ragazzo che era riparto ovviamente in forma anonima per email insieme a un altro centinaio, era della sua prima volta di un rapporto sessuale, diceva, era talmente terrorizzato da non essere all’altezza della prestazione che un vero uomo dovrebbe fare, che naturalmente con questo terrorio addosso era stato un disastro questa cosa. E io agli studenti della scuola media, dicevo che come I calciatori della Fiorentina quando devono tirare un ricurso adesso sono costantemente paura di sbagliare, che sbagliano di continuo. Perché questi modelli da portare addosso sono pesantissimi e sono modelli, si parlava prima della parola, della parola che uccide, è anche molto la non parola che fa male, perché sono dei modelli che impediscono, rendono molto difficile per dei ragazzi esprimere I propri sentimenti, è come se gli mancasse un vocabolario delle emozioni e dei sentimenti.
Per cui si censurano, si censurano anche le espressioni sentimentali.
Speaker 2: Noi gliel’abbiamo dato noi o gliel’abbiamo manomesso questo vocabolario?
Speaker 4: Io credo che non gliel’abbiamo dato perché secondo me anche la generazione degli adulti, dei maschi adulti è una generazione che ha difficoltà a mettere in parola la propria dimensione interiore e non metterla in parola vuol dire poi non esprimere anche quando stai dentro una relazione d’amore, quando ti innamori ti esponi a un rischio perché non sei più autosufficiente in qualche modo, la tua felicità dipende da una relazione e ci sta che si soffre, quando si viene lasciata si soffre insomma. Però se tu non hai la capacità di esprimerla, la sofferenza, di attraversarla, non hai qualcuno accanto con cui parlare e allora può diventare rabbia e la rabbia può diventare violenza e secondo me questa difficoltà di mettere in parole le proprie emozioni, anche gli adulti, perché io ho mio padre che pur ho amato tantissimo, però come dire, comunicazioni intime, 0, caso mai erano gli amici, ma poco anche gli amici, quelli molto intimi E secondo me I ragazzi d’oggi ne soffrono di questa difficoltà a mettere in parola la propria dimensione interiore, I propri sentimenti.
Speaker 8: Difficoltà a metterla, a comunicarla, credo comunque che siamo fatti per tanta parte di comunicazione non verbale, quindi anche il nostro atteggiamento, la processamica, tutto parla in generale di una divisione gli spazi stessi sono divisivi pensiamo alle città che sono nate proprio con nuclei separati ben distinti con la città della produzione da una parte e luoghi di cura dall’altra quindi I maschi sempre sulla destra le donne sulla sinistra insomma giusto per per chiarire il concetto anche lo stesso riferirsi alle donne dal dall’osservatorio privilegiato quindi dal punto di vista maschile conia le espressioni faccio per dire se si pensa una donna forte dice una donna con gli attributi maschili quindi il linguaggio per me ha proprio questa realtà quindi dobbiamo riappropriarci intanto degli spazi sociali intesi proprio come l’opportunità di condividere. Penso che la parola condivisione sia un punto di partenza importante, soprattutto una parola curativa. Perché per ritrovare parole che fanno bene bisogna proprio cominciare a individuarle e allora amore, condivisione, stare insieme, ne sento parlare sempre molto poco, accanto alle parole che fanno male bisogna anche trovare quelle che curano.
Speaker 4: No, noi veniamo da, come dire, nel caso della violenza contro le donne, dentro la relazione quello che è tossico è il concetto maschile del possesso, della proprietà dell’altra. Il fatto che non sai misurarti con quella libertà che è la grande rivoluzione, che è stata la grande rivoluzione del novecento, la libertà
Speaker 2: delle donne. Ne chi tende ad esercitare il possesso, ne chi recepisce il possesso, e parlo delle giovani di oggi, quasi c’è il discorso dell’attenzione, no? La gelosia, dicevamo nella precedente puntata, viene sentita come un qualcosa che ha a che fare con un’attenzione, quindi con una dimostrazione d’amore in realtà non è così soprattutto nei risvolti negativi insomma che portano a un controllo rispetto a un’autodeterminazione negata?
Speaker 4: Certo, quello che dicevo prima insomma, si tratta di sapere che dentro di noi c’è una dimensione anche aggressiva, perché esiste e c’è la dimensione della sofferenza ed esiste anche quella, solo che la devi…
Speaker 8: Sei dicendo che è antropologico…
Speaker 4: Ci sono degli aspetti… Collaterati… io penso di sì, ma il punto di partenza è la consapevolezza di tutta questa roba. E io quello che cerco sempre di dire quando intervengo nelle scuole con I ragazzi, e lo faccio volentieri perché ho una nostalgia antica per il rapporto con I ragazzi e le ragazze, è che noi non cerchiamo di mandare un messaggio di senso di colpa maschile universale diciamo, cerchiamo di mandare messaggio che liberarsi da certa roba per I maschi, per I ragazzi, scusate, è qualcosa proprio di liberatorio, perché ti permette di essere in contatto con una parte interiore di te stesso, di non tagliarla, di non censurarla, che ti fa crescere meglio, più liberi, no? Si può crescere liberi e si può diventare poi padri migliori, padri che sono capaci anche della cura, che sono capaci di gestire I bambini e le bambine, insomma, che è un dato, direi, che oggi si sta diffondendo, no? Non è che…
Speaker 0: Bello
Speaker 2: Sandra, che si parli di violenza di genere e di come superarle e affrontarla parlando di una liberazione che in realtà è tutto appunto di una condivisione, una liberazione da ambole parti per ambole parti.
Speaker 8: Penso anche, scusami Andrea, che la libertà, cioè la libertà di essere, di manifestarsi è sempre stata forse l’elemento ostativo, quello che ha sempre un po’ disturbato l’uomo, no? Perché la donna alla fine è la rappresentazione irriducibile della libertà di essere, di creare, di superare. L’uomo è molto più, vogliamo dirlo, leggermente limitato, ma non perché abbia, parlo di limiti connaturati, ma forse della non volontà di superarle tutte queste cose per la comodità di rimanere in un ruolo che per cultura gli è stato affidato, si è preso, insomma si è conquistato. Allora la libertà di essere e di pensare, questo cambiamento tanto atteso nelle donne che poi le donne hanno veramente conseguito. L’uomo se lo aspettava, come lo affrontato e come cambiano gli uomini di fronte a tutto questo?
Speaker 4: Sempre quello che dicevo prima, in qualche misura, io credo che da un punto di vista della società, della storia, il problema sia proprio questa difficoltà a misurarsi con la libertà femminile di scelta. La generazione della madre non concepiva che una donna potesse lasciare in marito, era una donna perduta, era una donna che la mamma diceva il suo futuro è in marcia piede. Oggi questa cosa per le ragazze, per le donne è consolidata e mette gli uomini di fronte ad una crisi, io continuo a pensare che può essere una crisi liberatoria a crescere gli uomini e si può anche, per esempio, si può anche giocare con gli stereotipi maschili, con un po’ di ironia. Io ho sempre fatto per esempio l’esempio, stavo sempre molto divertente a scuola, uno si faceva Paolo e Francesca, il quinto dell’inferno, dicevo sempre, si leggeva in maniera un po’ teatrale con la musica, le candele e alla fine dicevo, vi siete accorti, qui c’è un grande modello di uomo e tutti gli anni mi dicevano quale modello di uomo? Pronto, sta sempre zitto.
E appunto, quando lo trovasi un uomo che cede completamente la parola alla donna, le sta accanto, le tiene per in mano e alla fine piange. È un modello rivoluzionario di uomo che è capace di renunciare al suo potere della parola ma esiste, sta lì, è accanto a lei, raccoglie in qualche modo.
Speaker 2: C’è una curiosità, Bagni, che abbiamo in conclusione, perché abbiamo davvero due minuti, con le medie. L’ultima esperienza è stata veramente con una fascia molto giovane di studenti e studentesse. Che reazione hanno avuto ma soprattutto che impressione ha avuto lei?
Speaker 4: Per me è stato un esperimento perché io non avevo quell’esperienza, era un po’ forse un po’ preoccupato di non avere il linguaggio giusto e io l’ho messa sempre su un piano molto narrativo di me stesso, di quando dell’adolescenza mia, ovviamente molto lontana dalla loro, però poi mi sembra che anche dalle cose, loro hanno scritto delle domande, avevano già scritto delle domande, avevano visto due cartoni dei Simpson sugli stereotipi e un corto molto bello di Federico Michali, mi piace Spiderman e le domande che hanno fatto erano comunque domande precise, quelle se si vuole classiche, però secondo me sono significative, perché se un ragazzo ha molte fidanzate, le cambia di continuo, è un fico, è un ganso, e se lo fa una ragazza invece è… e proprio scrivevano le parolaccia perché non c’è una parola neutra per definire questo. E anche però nella conversazione hanno raccontato un po’ la divisione dei ruoli nelle famiglie che in alcune famiglie non c’è più da quello che le hanno raccontato, ma in altre c’è come I classi insomma e secondo me per me è stata un’esperienza bella devo dire, sorprendentemente bella perché ero un po’ preoccupato, però si sente che io credo anche che per loro parlare a scuola di cose che riguardano anche la dimensione delle relazioni e quindi anche delle relazioni affettive sia già una finestra sul mondo diciamo interessante, c’era moltissima attenzione.
Speaker 8: Ecco giusto per chiudere visto che si parla di scuola, sarebbe bellissimo recuperare davvero nel profondo I classici, penso a Proust, a Saba, ma anche a Dante.
Speaker 4: Hanno parlato tutti d’amore. Ritroviamo
Speaker 2: quest’amor cortese. È pieno la rettelefura. E ci sono anche femminicidi, voglio dire
Speaker 0: nella Divina
Speaker 2: Commedia che dovrebbero e potrebbero essere analizzati, no? Certo. E allora ehm ehm non era un femminicidio ma insomma diciamo indotto ma comunque apriamo e chiudiamo parentesi siamo davvero alle nove grazie al professore Andrea Bagni per questo contributo ad una riflessione che porteremo avanti speriamo sempre di più dando la parola ai giovani in questa liberazione che deve essere condivisa come dicevamo e concludiamo Sandra con un ringraziamento alle diesis al corpus domine che è questa mostra che ci sarà dal diciannove aprile al trentun maggio alla casa delle donne e le murate perché abbiamo una una loro opera di sfondo che c’è stata concessa per questa trasmissione e che ci portiamo cara durante tutte le puntate e
Speaker 8: poi diamo la linea adesso ad un ulteriore pillola. Sì, quella di Marina Caponi, avvocata specializzata proprio in questione di genere, ci spiega che cosa dice il legislatore a proposito di maltrattamento.
Speaker 16: Che cosa significa maltrattamento? Lettualmente significa un trattamento umiliante, vessatorio e mortificante per la persona che lo riceve. Può essere maltrattamento quando si scredita una persona con azioni o parole, anti-offendere una persona, svilirla nelle sue qualità, farla sentire inferiore, di poco valore e maltrattamento. Picchiare una persona ripetutamente per ottenere la sua sottomissione, un cambiamento delle sue opinioni, è maltrattamento. Abbandonare una persona che non può occuparsi della propria cura, come un anziano, un minore o un disabile, non accudendola o non nutriendola, è maltrattamento.
Nel nostro ordinamento, previsto il reato di Maltrattamento in famiglia, descritto nell’articolo 572 del codice penale. L’articolo richiama il concetto di famiglia, la cui definizione cambia nel tempo, di pari passo con I cambiamenti della società. Ma non è solo la famiglia il luogo dove si può consumare il maltrattamento, anche un insegnante, un tutore, un datore di lavoro vuole essere un soggetto maltrattante. Un’altra caratteristica comune a tutti I comportamenti maltrattanti è quella di avere una durata necessaria, è nel ripetersi nel tempo della condutta che la vittima del reato inizia ad avere una sofferenza psicologica, fisica, anche vivere nella paura di essere picchiati, offesi, umiliati, ha un effetto del maltrattamento. La parola chiunque scelta dalla legge, poi, per identificare il maltrattante, è molto ampia e può essere sostituita con qualunque soggetto appartenente a questa famiglia o comunità di coapitazione o di assidua a frequentazione che alla famiglia può essere assimilata.
Molto frequente è il caso di maltrattamenti esercitati nei confronti di donne, legate ai loro carnefici da relazioni familiari e affettive. Il maltrattamento provoca due tipi di vittime, che è direttamente offeso, picchiato, umiliato e chi assiste come spettatore a questa situazione. Lo scopo che vuole perseguire quindi la legge è tutelare la libera espressione dei diritti della
Speaker 8: propria personalità, identità e integrità. E siamo ritornati giusto per salutare Andrea Bani che è stato con noi ringraziarlo di questo prezioso contributo e grazie a te Andrea ringrazio anche chi ci ha ascoltato, venti minuti volano davvero. Insomma necessario un’ora e più forse Per approfondire tutti questi argomenti lascio subito la parola Chiara Brilli che si è spostata nello studio per parlare di gestione sociale nell’edilizia
Speaker 0: residenziale pubblica. Grazie.
Speaker 13: Ddc. Ddc? Sì all’appuntamento per il test HPV o il PAP test. Ma certo! Sì, all’appuntamento per la mammografia.
Penso a dubbio. Sì, all’appuntamento per il test del sangue occulto nelle feci.
Speaker 4: Sicuro?
Speaker 13: Sì, all’appuntamento per gli screening oncologici gratuiti sviluppati da Regione Toscana e Ispro. Basta chiamare il numero verde ottocentocinquantacinque sestantaessanta
Speaker 1: per scoprire come aderire. Tdc Controradio Social Club, arte, cultura, spettacolo, cibo, gli appuntamenti esclusivi per I soci della Controradio Club.
Speaker 13: A Palazzo Buon Talenti, visita guidata alla scoperta di Sessanta Pop Art Italia, la mostra organizzata da Pistoia Musei con le opere dei maggiori esponenti della pop art italiana. Schifano, festa, rotella, cunellis sono solo alcuni degli artisti presenti, insieme a grandi nomi internazionali come War Roller e Rauschenberg.
Speaker 1: A Pistoia, sabato 6 aprile alle 10 scopri 60 Pop Art Italia. Con una guida d’eccezione. Lo storico d’arte e attore Lorenzo Cipriani. Costo dodici euro. Prenota a Club.
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Speaker 13: cinque cinque sette tre nove nove nove sette 0.
Speaker 0: Contro radio. I top and bottom buttons of my blazer Relax the fringles, slacken ties and I Not to look at you in the shoe but the eyes find the eyes find me and follow me through corridors or factories and while you must follow me this academic factory will find me in the matinee the dark of the matinee it’s better in the matinee the dark of the matinee Yes, it’s mine Time every journey To bump into you Come ti fai a chiamarti e a raccontarti Come ti fai a chiamarti e a raccontarti Dalle ragazze che mi piace Dalle ragazze che mi piace Dalle parole che mi piace Dalle stesse che mi piace Non ero l’unico che mi piace Tu rischi, ti ricordi Un’altra cosa che ti piace O come avrai una vita felice EEEEEEEEEEEEEE Ma cosa vuoi? Trovi me e mi segui Tras le piazze di carriera, tra le fabbriche Fili, devi seguire Questa fabbrica accademia Mi troverà nella montagna La piazza della montagna È meglio nella montagna La piazza della montagna è mia Sì, è mia! Il parere della matinee è meglio nella matinee Il parere della matinee è mio, sì è mio Quindi sono in BBC 2 ora C’è Helen Terry Wogan, ho fatto tutto E cosa ho fatto è più incleare EEEEEEEEEI miei ordini e il mio smilio sono così facilmente ora Sì, è facile ora Sì, è facile ora!
Trovi me e mi segui Tras I corredori, le effettività e I file Tu devi seguire questa fattoria accademia Trovi me nella montagna EEEEEEEE è il mio! Il mio Dio! Mi troverà in continuo per I cartelli, per le fabbriche e I file che dovresti seguire questa fabbrica di accademia mi troverà nel mio Dio! Il mio Dio! Il mio Dio!
Il mio Dio! È mio! È mio! Questa è mia.
Speaker 1: Se non sei stato nell’Ues degli Stati Uniti, cogli l’occasione e parti in compagnia degli ascoltatori di Controradio. Guida la carovana. Ginni tranquillo. Dopo il successo delle avventure precedenti, sono aperte le iscrizioni al Western Dream 2024. Dal 16 al 28 agosto un fantastico viaggio nei grandi parchi nazionali del West.
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Speaker 13: maggiori esponenti della pop art italiana. Schifano, festa, rotella, cunellis sono solo alcuni degli artisti presenti insieme a grandi nomi internazionali come War Roll e Rauschenberg.
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Speaker 0: 0 cinque cinque sette tre nove
Speaker 1: nove nove sette 0 aspettando il convegno la gestione sociale nell’edilizia residenziale pubblica un’iniziativa organizzata da casa S.P.A. Per condividere attività, strumenti e risultati
Speaker 2: dell’ufficio di gestione sociale. Sì, come avete sentito dalla sigla ci stiamo avvicinando a questo importante appuntamento di confronto, di bilancio, di storia che ha a che fare con l’ufficio gestione sociale di casa a spà, la gestione sociale nell’edilizia residenziale pubblica, il titolo di questo di questa giornata, di questa manifestazione che si terrà il quattro aprile al Fuligno e noi ne diamo alcune anticipazioni con gli ospiti che ci hanno raggiunto in studio, sono ascoltabili ma anche visibili sulla nostra Controradio Web TV, l’assessora al welfare rappresentante Presidente della Società della
Speaker 14: Salute di
Speaker 17: Firenze Sarafunaro,
Speaker 2: ben trovata. Salve e buongiorno a voi.
Speaker 18: E il
Speaker 2: presidente di Casa Spa Luca Talluri. Buongiorno. Allora parto proprio da Talluri perché con lui abbiamo raccontato la storia dell’ufficio gestione sociale nasce nell’estate del duemila diciotto con un obiettivo puntare non solo
Speaker 18: sulla quantità ma sulla qualità dell’abitare. Esatto noi ci siamo resi conto in quel momento che il tema delle persone, il tema degli abitanti de degli alloggi di di erpe, di case popolari, era importante quanto la questione infrastrutturale. Quindi quella degli edifici Io sono ingegnero ambientale ma era evidente fin da subito che il tema delle relazioni interpersonali, dei problemi di fragilità, dell’accompagnamento all’abitale, diventava centrale al pari dei muri e quindi nasce proprio insieme a Sara che in quel momento era assessora a alla casa l’idea di attivare un secondo pilastro quello della gestione sociale di queste persone che vivono negli alloggi del comune mettendo in in in azione diciamo un ufficio che potesse lavorare su più fronti non solo quello della mediazione dei conflitti che è classicamente l’elemento centrale conflitti di tutti I tipi si mediano cosa che fanno anche talt’altra aziende casa d’Italia ma aggiungere l’individuazione e la gestione in rete delle fragilità e poi l’accompagnamento all’abitare diventavano tre azioni di lavoro tre pilastri di lavoro che rendevano
Speaker 2: completa un’idea di gestione sociale degli abitanti. Strumenti, risultati, storia, attività e tra questi risultati c’è stata anche una sollecitazione che ha portato davvero a un confronto costruttivo con l’amministrazione comunale nel duemila diciannove subito dopo la nascita dell’ufficio un protocollo che ha avviato un percorso di condivisione anche di fortissime
Speaker 17: aspettative da parte anche degli stessi inquilini. Allora intanto questo nasce da da un lavoro
Speaker 0: congiunto portato avanti in quegli
Speaker 17: anni con casa spa perché erano frequenti sopralluoghi che facevamo nelle case popolari dove vedevamo oltre alle sollecitazioni come diceva il presidente ora legate a le ristrutturazioni ai lavori da fare tante sollecitazioni arrivavano per quella che era uno dei fattori più importanti per cui la convivenza all’interno dei condomini e l’attivazione da parte del comune dove c’erano e dove ci sono problematiche da un punto di vista sociale da un punto di vista sanitario e anche da un punto di vista di convivenza e da lì nacque quest’idea non solo di fare un ufficio dedicato ma di creare una rete con tutti quelli che sono I servizi del territorio, in particolar modo con la società della salute e con I servizi sociali, ma attraverso la società della salute e la possibilità di attivare anche tutti gli altri uffici per cui da la polizia municipale dove è necessario l’azienda sanitaria con I vari uffici dell’azienda sanitaria dove è necessario per intervenire per dare una risposta prima di tutto di riduzione del danno dove c’era un problema già conclamato ma dall’altra parte per andare anche a prevenire tutta una serie di problematiche e il lavoro importante era quello di tenere da una parte un mix sociale perché sappiamo benissimo che nei condomini questo è un aspetto fondamentale ma dall’altra parte intervenire dove ci sono e dove c’erano problematiche
Speaker 2: oggettive. A questo proposito assessora Funaro ehm come abbiamo più volte ribadito nel percorso portato avanti attraverso interviste ehm racconti proprio con gli stessi inquilini all’interno delle lelezze residenziali e pubblica gestita da casa SPA. All’interno delle case ci sono vite, ci sono storie, ci sono anche problematiche di disagio che spesso non si riesce a intercettare a fare emergere. La questione dell’accumulazione seriale è stata una un elemento sul quale attraverso anche a questa grazia questa sinergia si è
Speaker 17: potuto intervenire in maniera più decisa. Allora io ricordo ancora tra l’altro era precedente rispetto all’ufficio è precedente rispetto al
Speaker 0: protocollo nei vari nelle varie visite che abbiamo
Speaker 17: fatto nelle case popolari a un certo punto si andò in un condomino dove c’erano arrivate delle segnalazioni e si entrò in questa casa dove c’era una situazione di accumulo seriale realmente molto molto importante, era oltre qualsiasi limite. Da lì ovviamente siamo intervenuti con l’azienda sanitaria, con l’ufficio di prevenzione, ma da quell’esperienza lì è nata l’esigenza e poi da lì è nato un ufficio dedicato e un gruppo di lavoro dedicato all’interno della società della salute tra I vari livelli istituzionali per andare a intervenire in tutte quelle situazioni, sia nelle case popolari ma anche al di fuori delle case popolari, per cui in città dove ci arrivano le segnalazioni per accumulatori seriali. Tra l’altro queste situazioni sono molto più frequenti di quello che si pensa e la persona ovviamente non si fa avanti perché non vive e non sente direttamente il problema, ma è importantissimo avere individuato un ufficio che si occupa di questo perché anche il vicino di casa, la persona che conosce, può segnalare e grazie a questo siamo riusciti poi a mettere in campo questa esperienza che ci sta dando risultati complessi perché sappiamo benissimo che non sempre ci arrivano le segnalazioni ma dà la possibilità perlomeno di ampliare la nostra rete di intervento.
Speaker 2: Presidente Talluri ehm c’è una questione che ha a che fare anche con la solitudine no? Mancanza di relazioni di vicinato bisogno insomma di sentirsi parte di una comunità anche all’interno dell’edilizia residenziale pubblica. L’ufficio gestone
Speaker 18: sociale ha cercato di intervenire anche su questo. Assolutamente sì. Perché è un è un tema che sta dentro quel grande vaso delle fragilità è una fragilità quella di essere soli completamente soli che si aggiunge peraltro al disagio economico spesso culturale spesso ad essere anche grandi di età e
Speaker 0: quindi questi insieme di fattori mettono
Speaker 18: come dire quella persona in una posizione di grande disagio e di grande fragilità. Noi lavoriamo in uno schema molto semplice, qualunque segnalazione che arriva da qualunque direzione arrivi viene istruita, viene presa in carico, quindi è un modo dal basso diciamo di tipo induttivo, tutte le segnalazioni che arrivano si guardano, si voltano, si ascoltano, si vedono e spesso dentro questo schema di lavoro molte delle segnalazioni che riguardano gli abitanti dell’ERP. Considerate le nelle casi popolari per quelle persone l’alloggio e l’edificio sono il mondo. Per noi la nostra casa è il nido il posto di sicurezza dove torniamo la sera a dormire ci rilassiamo stiamo bene abbiamo le nostre oggetti ma non è il nostro mondo. Nell’ERP può capitare che l’alloggio, l’edificio sia il mondo dove si vive ventiquattro ore e quindi questo elemento della della solitudine si è espanso nel momento in cui negli ultimi venti anni le relazioni interpersonali
Speaker 2: sono sgretolate. C’è un elemento che è in qualche modo riconosce in Firenze un primato storico comunque davvero un elemento di grande valore che è l’autogestione nelle delizia residenziale pubblica. Anche I rappresentanti delle autogestioni si sono sentiti meno soli, no? In questa dinamica nel rapporto e nelle relazioni
Speaker 17: con con gli inquilini e con I condomini. Io penso che questa questa come l’ufficio di gestione sociale sia un’esperienza abbastanza uniche nel nostro territorio nel senso che il nostro territorio è sempre fatto da prepista per queste tipologie di esperienze. Le autogestioni tra l’altro che secondo me devono essere sensibilizzate e ampliate il più possibile sono un’esperienza straordinaria di rapporto sia con casa spa che con l’amministrazione comunale. Io ricordo sia nel mandato precedente quando era assessore alla casa ma poi è continuato anche in questo mandato con la delega
Speaker 6: con la delega
Speaker 17: al sociale, il rapporto diretto ti ha sempre permesso di intervenire anche tempestivamente. Io ricordo in alcuni momenti, faccio un esempio, dove venivano segnalati tentativi di occupazione delle case, il rapporto diretto con le autogestioni permetteva di riuscire, dove è possibile chiaramente, dove loro si accorgevano subito della cosa di intervenire immediatamente con le forze dell’ordine e liberare gli alloggi, oppure c’era una problematica, l’ansiano solo che ha bisogno di compagnia o la persona che ha bisogno del supporto o il conflitto all’interno del condominio che deve essere risolto questo rapporto diretto permette di agire immediatamente di conseguenza di limitare il più possibile problemi e aumentare la coesione
Speaker 2: sociale perché questi sono gli obiettivi fondamentali e dunque vi abbiamo voluto anticipare un po’ quella che è la storia ma anche I risultati, le attività e speriamo anche gli sviluppi, no? Delle delizia residenziale pubblica nell’ambito della gestione sociale che sarà oggetto protagonista dell’evento, dell’incontro, della giornata al Fuligno il quattro aprile, peraltro dall’Uri sarà una giornata sì di testimonianze, di interventi, di approfondimenti anche dal punto di vista universitario perché questa esperienza davvero pionieristica sul territorio speriamo volano di un’estensione nazionale è stato oggetto di collaborazione
Speaker 18: anche con la bicocca di Milano e non solo. Sì esatto noi con questo convoglio programmo a dire dopo sei anni quello che è stato il percorso fatto e poi anche insieme all’assessora Funaro un’idea di come continuare a lavorare quindi c’è come dire anche un gancio un ingaggio verso come dire no? La prospettiva futura questo progetto nasce non solo da un’esperienza dal basso che sapere cosa c’è a Firenze e quindi su quello lavorare da quello partire. Però nasce anche da un da un’impalcatura teoria. Noi abbiamo lavorato con l’Università Milano Bicocca, Dipartimento di Sociologia e Gestione Sociale perché avevamo bisogno di un’impalcatura.
Noi abbiamo fatto come riferimento a modello di Franco Basaglia, dell’esperienza di Trieste che era incentrata sull’A, l’abbiamo mutuato sul tema casa perché li tenevamo che quell’idea, quel modello organizzativo di una rete di una rete territoriale fosse un elemento centrale che poi ha dato vita alla nostra customizzazione, all’idea nostra. La presenteremo per altro noi siamo buona pratica europea e infatti il convenio ha anche qui e chiudo una una dimensione fortemente europea con la presenza di housing europeo, la presenza delle testimonianze di Vienna e di Copenhagen perché Firenze è considerata
Speaker 2: in Europe su questo tema modello per tutta l’Europa. E allora saranno davvero spunti di riflessione interessante per una prosecuzione di una strategia futura rispetto alla qualità sociale all’interno dell’edilizza residenziale pubblica dunque l’appuntamento lo ricordiamo questa mattinata di studio e confronto presso il centro il Fuligno la gestione sociale nell’edilizza residenziale pubblica ringraziamo I nostri ospiti l’assessora e presidente della Società della Salute Funaro grazie per essere stata con noi e il presidente Talluri entrambi li ritroveremo. Grazie a voi. Ospiti e protagonisti di questa giornata evento tutti di questa giornata. E vento.
Tutti particolari
Speaker 0: anche sul nostro sito contro radio punto it Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org è EEEEEEEEEEEE Sottotitoli e revisione a cura di QTSS Stemma now Silver line in the clouds Oh and I I wish that I could work it out EEEEEEEEEEEEEE Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org E questo è il più difficile 00E è il più difficile È il più difficile Sì, è il più difficile È il più difficile Sì, è la parte più difficile È la parte più difficile EEEEEEEEEEEEEE Sottotitoli e revisione a cura di QTSS”
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