Giornale radio nazionale del 14 Marzo 2024 08:30
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Speaker 0: Speciale Newsline tutti al
Speaker 1: voto.
Speaker 2: Alle otto e quaranta minuti riprendiamo la linea per un nuovo appuntamento con tutti al voto e con grande piacere come sempre quando andiamo al Livorno siamo contenti Raffaele.
Speaker 0: Sì, torniamo al Livorno questo oggi perché stiamo parlando naturalmente delle elezioni amministrative del prossimo 8 e 9 giugno, non soltanto Firenze, stiamo raccontando veramente I territori della Toscana, stiamo raccontando anche il divenire di questi territori in alcuni di questi l’attesa per alcune candidature che appunto scusate il gioco di parole si fanno attendere che succede a Livorno dove andiamo stamattina?
Speaker 2: Allora dopo Salvetti l’attuale sindaco e ricandidato per il centro-sinistra andiamo più a sinistra e presentiamo la candidata della coalizione di sinistra
Speaker 0: Primo Polo Valentina Barale in collegamento con noi bentrovata, buongiorno. Buongiorno a tutti buongiorno buongiorno Valentina ben trovata raccontiamo per iniziare di questa Livorno che cos’è Livorno oggi per lei come come la racconterebbe in poche parole
Speaker 1: dunque Livorno a parte che per me diciamo è la città dove non solo sono nate e cresciuta ma nella quale sono rimasta tenacemente attaccata facendola pendolare per venticinque anni pur di non allontanarmene. Di voi è una città ancora che offre molto da un punto di vista anche della qualità della vita del clima del mare ma che ha moltissimi problemi purtroppo problemi che provengono da direi 20 30 anni di gestione non oculata dal punto di vista economico dello sviluppo e anche direi di un impatto ambientale che è diventato adesso veramente non più tollerabile quindi diciamo da una parte c’è una città che avrebbe molto potenziale dall’altra purtroppo c’è una città che è stata nell’ultimi decenni abbandonata un po’ a se stessa.
Speaker 0: Andiamo subito sulle criticità e sulle questioni ricordando prima dicevamo Valentina Barelli la candidata della sinistra.
Speaker 2: Sì ricordiamo gli elementi di questa coalizione 5 Stelle, Buongiorno Livorno, Poteri al Popolo, Rifondazione Comunista, Orizzonti Comuni. Lei è capogruppo di Buongiorno Livorno e ha avuto rispetto al Movimento Cinque Stelle nei lavori anche dal Consiglio Comunale anche elementi divisivi, di distacco, di contrarietà. Cos’è che in questi dieci anni di lavoro vi ha portato poi sui programmi e sui contenuti a puntare ad un percorso comune che vedesse appunto la sua candidatura?
Speaker 1: Sì, apri una piccola parentesi perché proprio ieri è entrata in colizione un’ulteriore lista civica, la lista civica storica livornese, una lista che esiste da vent’anni che si chiama Città Diversa guidata da Marco Cannito, questo per dare merito anche a Città Diversa del ruolo. Dunque, il percorso che ha portato ad unirci è fondamentalmente basato sul lavoro avvenuto appunto sui banchi consigliari soprattutto negli ultimi cinque anni nel nel anni cinque anni precedenti eravamo all’opposizione proprio dell’amministrazione Cinque Stelle. In questi ultimi cinque anni noi ci siamo uniti fondamentalmente su un tema che è quello urbanistico e dello sviluppo appunto della città futura noi siamo fermamente convinti e come noi lo sono anche Cinque Stelle, ma anche Potere al Popolo e anche altre forze ovviamente in città, forze anche non solo politiche ma anche forze non partitiche diciamo, ma forze di comitati, cittadini, associazioni, che la città specialmente dopo quello che ha vissuto nel 2017 con l’alluvione, abbia veramente necessità di un ripensamento rispetto allo sviluppo urbanistico. Noi abbiamo chiesto quindi di attuare un piano operativo che andasse a punto un’applicazione del piano strutturale già approvato dalla precedente amministrazione che fosse a diciamo 0 consumo di suolo quindi se andasse a riqualificare la città che in molte zone ne avrebbe anche bisogno quindi sfruttare quello che esiste già ma non andando ulteriormente a sigillare I suoli quindi a rendere ulteriormente fragile la nostra città.
Questa richiesta è stata una richiesta fortemente negata diciamo dalla maggioranza e questo modello di sviluppo che ancora si basa sulla cementificazione per noi è diventato intollerabile da una parte ma anche diciamo elemento di unione con quelle forze che invece vedono uno sviluppo della città in questo senso, cioè un senso più diciamo di tutela ecologica e ambientale. Questo è stato diciamo sicuramente il primo punto che ci ha unito è un punto importante perché ovviamente il piano operativo è uno dei documenti fondamentali per la politica e per lo sviluppo cittadino. Ci sono stati anche altri punti, diciamo soprattutto un approccio rispetto a tematiche anche alte, generali e trasversali come può essere ad esempio l’approccio rispetto all’anticorruzione a fenomeni di mafia che ci sono sicuramente sul nostro territorio specialmente nella parte portuale, abbiamo visto dalla parte della maggioranza un atteggiamento quasi negazionista di certi fenomeni o comunque di come dire sminuire no? Certe tematiche che per noi invece sono risultano fondamentali e importantissime perché crediamo che veramente la nostra città come tutta tutta le città d’italia purtroppo la corruzione e appunto e certi tipi dei reati sono presenti su tutto il territorio italiano non sia immune da questo e che siano problematiche da affrontare seriamente anche da parte dell’ante comunale.
Speaker 0: Naturalmente le città portuali sono particolarmente interessate da queste vicende, tutte le città portuali italiane. In cosa ha sbagliato principalmente Salvetti secondo voi?
Speaker 1: Allora secondo noi in primis ha sbagliato nel non voler ascoltare cittadini purtroppo a fronte di dichiarazioni, di apertura e partecipazione nei confronti dei cittadini ma anche nei confronti direi delle forze consigliari presenti in Consiglio comunale c’è stata dal nostro punto di vista ovviamente al nostro giudizio una chiusura veramente totale e l’incapacità anche di affrontare le problematiche e usare invece una strategia di marketing territoriale, direi così, e forse anche di campagne elettorale durata cinque anni in cui si è voluto presentare una livorno perfetta, una livorno oasi, eden, che in realtà purtroppo non esiste. Come diceva all’inizio la nostra è una città bellissima che tutti noi amiamo molto ma che ha molti problemi e io penso che la risoluzione dei problemi inizi proprio dall’ammetterlo il problema, no? Anche pubblicamente, dire, abbiamo questo problema, lavoriamoci insieme, convolgendo tutti I cittadini e tutte, diciamo, quelle associazioni, quelli soggetti, stakeholder che sono sul territorio, che potrebbero insieme effettivamente dare una nuova direzione alla città.
Speaker 2: In questo senso Barale, qual è lo spirito con cui Buongiorno Livorno è riuscita a recepire quello che c’era un bisogno anche a sinistra? Si è creata un’ulteriore realtà che ha avuto un’aderenza rispetto a delle richieste che venivano dal territorio
Speaker 1: in questi anni. Esatto sì. Quello che emerge in maniera molto evidente è che c’è una gran parte di città che non è contenta di come il PD ha governato questo territorio per tantissimi anni. Noi abbiamo avuto questa piccola parentesi dei 5 stelle ma poi diciamo gli ultimi decenni sono stati tutti di governo PD o comunque DS e PDS prima quindi diciamo la forza di maggioranza è sempre stata quella. Ci sono tante persone scontante perché effettivamente il governo della città non è stato fatto in maniera diciamo così a nostro avviso utile per lo sviluppo della città ma anche per come dire una tutela anche delle classi sociali più deboli al fine di anche di distribuire la ricchezza che in città esiste ma che purtroppo sempre di più ha in mano a pochi.
Quindi ecco secondo noi la giunta anche Salvetti ha fatto dei proclami ma poi nella realtà ha tutelato diciamo quelle che sono le forze economiche e il sistema di potere che a Livorno supportato appunto come dicevo dal PD da troppi anni diciamo decide le sorti della città diciamo così non coinvolgendo tutta la città ma concentrandosi su una piccola parte, su un’elite, diciamo, della città. Quindi. È molto interessante. Siamo un aspetto un aspetto politico prettamente di sinistra, ecco, quello di andare invece a ragionare in termini di ridistribuzione e di, come dice la nostra costituzione, di rimuovere quelli ostacoli che consentano a tutti I cittadini di partecipare alla vita sociale ed economica della città.
Speaker 0: No, dicevo, è molto interessante vedere come I movimenti di sinistra, pensiamo anche a Firenze, eccetera, eccetera, il primo punto è sempre l’urbanistica, la conformazione della città da cui poi derivano altre questioni che hanno a che fare con l’economia, con I poteri, eccetera, eccetera. Devo dire ovviamente il PD e tutto quello che c’era prima ha governato a lungo a Livorno, questo è una cosa assolutamente innegabile, però ho notato l’eleganza con cui la candidata ha glissato sui 5 anni di Nogailin dicendo se stava in estaparentesi e poi subito diciamo così, no? Ti abbiamo speso poche parole su questo Chiara secondo me.
Speaker 2: Si assolutamente, Infatti è stato proprio lì che Buongiorno Livorno ha avuto la sua esplosione in termini di esigenza di creare un qualcosa, uno spazio che potesse fare appunto da opposizione in quel momento.
Speaker 1: Dunque, allora, Buongiorno Livorno nasce in contrapposizione al governo esistente, quello del PD. Nasce nel 2014 proprio come finalità quello di buttare giù il governo PD-no della città, perché per tantissime scelte per noi sbagliate, tra le prime emilianamente rigassificatore messo in mezzo al mare di fronte alla città, si crea questa aggregazione di persone, anche non tesserate, che non avevano magari mai partecipato in maniera attiva alla politica, tra cui la presente, io alla prima volta che mi scrivevo a un partito, anche se era un partito diciamo di natura municipalista aggrega tante persone stufe diciamo di quel tipo di governo tant’è che noi poi al ballottaggio diamo indicazioni di votare in Ogarin. Questo è un passaggio fondamentale nella nella storia di Buongiorno Livorno. Cioè noi arrivati al ballottaggio tra Nogarin e Ruggeri che era candidato del PD, diamo indicazioni di voto per Nogarin.
Speaker 2: E poi cosa c’è che vi delude in qualche modo o comunque non ripone Nogarin? La gestione dei rifiuti insomma è stata fortemente criticata insomma rispetto a quello che era. Poi vabbè ci sono state altre dinamiche non solo legate al territorio ma anche alla sua funzione rispetto a emergenze come possono essere state quelle dell’alluvione ma vogliamo dire cos’è che in quel momento voi avete criticato e che invece adesso ha portato a un passo avanti da entrambe le parti?
Speaker 1: Sì, Noi allora in quei cinque anni abbiamo criticato fondamentalmente gli aspetti gestionali del sistema della ricotta dei rifiuti, perché secondo noi occorreva magari più coraggio rispetto a una situazione di partenza. Ricordiamoci che I Cinque Stelle hanno preso Amps che aveva 42 milioni di debiti, cioè non hanno preso un Amps perfetto, hanno preso un Amps in una situazione disastrosa e hanno dovuto correre per mettere diciamo rimedio a questa situazione creando quindi una serie di disagi no? Perché ovviamente per risolvere una situazione del genere non è che hai tanti modi cioè o fai fallire l’azienda e mandi a casa 200 persone oppure alzi latari oppure e anzi e o fai venire rifiuti anche da altre città a bruciare nel tuo inceneritore per salvare la per salvare l’azienda e ovviamente I lavoratori. Per noi c’è stata in quella fase una dicevo poco coraggio e poca forse capacità di cercare altre strade ad esempio di avviare davvero una la creazione di nuovi impianti ma devo dire che alla luce dei cinque anni di questa amministrazione l’amministrazione Nogarin ci sono rifiuti a brillato perché fate conto che in questi cinque anni con Salvetti la raccolta differenziata è calata del dieci per cento quindi siamo tornati praticamente agli anni ottanta e l’inceneritore che doveva essere chiuso e che I Cinque Stelle stavano diciamo arrivando a chiusura e stavano anche accantonando I bilanci, I soldi per poter poi bonificare l’area non è stato chiuso nonostante le promesse elettorali di Salveti che aveva detto che nel 2021 avrebbe chiuso l’inceneritore, Salveti adesso porta l’inceneritore al 2027 come minimo.
Ecco diciamo facendo un confronto tra la gestione dei Cinque Stelle e questa gestione salgata a Salveti, Assessora Ceparello e Rossi, Raffaele Rossi come amministratore unico di Amps, direi che 5 Stelle in confronto a loro hanno veramente brillato, perché hanno portato a un aumento della differenziata e a mettere, diciamo, avviare tutto il portaporta nel centro cittadino e non solo che effettivamente.
Speaker 2: E’ chiaro, le città dice I segnali c’erano, ci voleva più forza da un punto di vista amministrativo. Raffaele.
Speaker 1: Da dire che sono partiti da una condizione con una buca ripalante a due milioni
Speaker 2: di euro. Di forte penalizzazione da punto di vista appunto economico dello stato di salute di amsa ma questi cinque stelle dal livorno verso firenze potrebbero avere davvero un percorso che ci interessa e che vede oggi un momento importante anche di confronto?
Speaker 0: E’ un passaggio che potrebbe contaminare altri territori, contaminare in senso appositivo naturalmente e non dispergiativo, Anche perché tra l’altro segnalava l’aggiunta di cannito, quindi ancora una minore fermentazione a sinistra, da questo punto di vista, una maggiore unità. È un modello di forno quello che potrebbe arrivare anche in altre città per quello che riguarda l’aggregazione al sinistra, Valentina Bareale?
Speaker 1: Sì, noi sinceramente ce l’aguriamo, nel senso che crediamo che la nostra esperienza possa fungere un po’ da riferimento. Devo dire per onestà che non siamo gli unici, esiste un progetto molto simile a Empoli con Buongiorno Empoli, esiste un progetto che è andato a buon fine a Campi quindi diciamo c’è questa spinta di coinvolgimento e di allargamento campo sinistra, forze civiche molto importanti perché ci sono tantissime liste civiche che si stanno unendo e 5 stelle. Un 5 stelle ovviamente che ha un certo tipo di colore, almeno qui in Toscana, cioè il 5 stelle a Livorno, direi che sfiderei a chiunque a trovarmi una delibera del 5 stelle che possa avere anche un minimo riferimento, no? Che non sia di campo progressista, ecco. È ovvio che il 5 stelle per natura non è sempre omogeneo su tutti I territori.
Devo dire che nemmeno il PD però lo è, nel senso che il PD che abbiamo noi a Livorno è un PD che non ha consentito ad esempio un allargamento ulteriore. Noi ci abbiamo provato da diverso tempo, abbiamo avuto interlocuzioni anche col Pd per capire se potevamo creare veramente un campo allargato modello Sardegna per capirsi però il Pd a Livorno è un Pd ehm molto autoreferenziale e che non ha avuto come dire mh neanche la la necessità forse non non sente la necessità di allargarsi a sinistra e quindi ha scelto di allargarsi verso ad
Speaker 2: esempio Italia Viva, Renziani, socialisti e insomma cose. Invece Barale molto interessante è l’appuntamento che si terrà oggi, Tommaso Montanari, l’associazione undici agosto arriverà a Livorno, si
Speaker 1: confronterà con voi? Sì, oggi alle 17.30 al nuovo Trato delle Commedie abbiamo l’onore di ospitare appunto l’associazione 11 agosto con Tommaso Montanari, ci sarà anche Tommaso Fattori e sarà proprio una chiacchierata pubblica su come la nostra esperienza a Livorno possa diciamo appunto essere un po’ da spunto, non voglio dire modello perché sarei troppo insomma, mi sembra un’esagerazione, però da spunto sì di riflessione su come cercare di unire le forze in un campo progressista che non sia quello appunto del PD che è fortemente criticato dalla nostra parte politica anche per dare un’alternativa alle persone che vanno a votare, cioè chi è di sinistra e non vuole più questo tipo di governo. Il PD a Livorno, ma credo anche a Firenze, non sta dando segnali di discontinuità reale rispetto a quello che ha fatto negli ultimi vent’anni. Queste persone hanno difficoltà poi a votare, perché si trovano a votare, a scegliere tra un PD che non è diciamo così potabile e la destra.
Speaker 2: Sembra però e Raffaele mi correggerà che il freno sia a questo punto la scelta nazionale di Conte del suo rapporto
Speaker 0: con Schlein. Questo è interessante.
Speaker 2: L’amico della bilancia a questo punto è la decisione che prenderà Conte nel suo rapporto ancora aperto con
Speaker 1: si sicuramente anche se I territori poi hanno la loro autonomia cioè è ovvio che poi il territorio deve essere anche convinto e deve essere come dire motivato dalle politiche reali che vede e che vede ha fatto portato avanti in questi anni. Quindi qui la vedo ecco è molto difficile proprio perché c’è un atteggiamento. Ecco l’hush line qui non si vede nemmeno quel cannocchiale ecco diciamo che qui più che altro la slime siamo noi, direi.
Speaker 2: E’ questo che ci piace della Livorno che poi alla fine manifesta tutto, tutto un realismo e una veracità. Una schiettezza, una schiettezza. E allora questo appuntamento diventa davvero importante anche e soprattutto forse per Firenze non tanto per un qualcosa che si è già unito nel contesto livornese. Valentina Barale ci lasciamo con questa presentazione poi naturalmente avremo modo di andare avanti negli approfondimenti da qui a giugno grazie per essere stata con noi in collegamento da Livorno.
Speaker 1: Buona giornata a voi tutti gli ascoltatori e le ascoltatrici grazie tante per l’opportunità.
Speaker 0: Buona giornata Valentino Barale, ci trasferiamo nell’altro studio e andiamo avanti fino alle 9.30 come sempre lasciando lo studio della Contro Radio Web TV, seguiteci anche in video sui social a tra poco.”
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