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News line del 14 Febbraio 2024 18:15

regia 14/02/2024


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Speaker 0: E sessimilanze.

Speaker 1: Newsline sera.

Speaker 2: Diciotto e sedici. Un buon sera a tutti voi da Domenico Guarino. Ben trovati la newsline serale di Contro Radio le notizie del giorno da Firenze alla Toscana naturalmente servizio delle redazioni le interviste gli approfondimenti di cosa ci occuperemo questa sera la pagina iniziale la dedichiamo al carcere perché ci sono due notizie che hanno a che fare con gli ambienti carcelari, l’ennesimo suicidio purtroppo questa volta al carcere di un bosco di Pisa, poi c’è stata una risa invece alla casa circondaleva di Prato che ha coinvolto anche Miguel Angel Romero che è il genitore o ricorderete no? Della piccola cata scomparsa e dieci del giugno dell’anno scorso l’occupazione dell’otella Astor in via Maragliano a Firenze. Poi naturalmente la pagina politica di questi tempi non manca mai ma anche la il progetto di studentato diffuso C’è una colla dell’Università di Firenze e della città metropolitana verso I sindaci del territorio per trovare immobili insomma per dare gambe a questo progetto molto interessante.

Ne parleremo con Nicola Armentano, consigliere delegato Metrocittà Firenze per sport e sanità. Le proteste che continuano a Bagnoripoli per la questione della della scuola americana quindi di Rimezzano, delle trasformazioni urbanistiche che dovrebbero essere realizzate per per permettere alla scuola suddetta di ampliarsi e che trova la protesta di di un comitato. Sentiremo appunto quali sono le ultime notizie perché è stato avanzato anche un un esposto al al Consiglio di Stato oltre che una ehm un ricorso a Mattarella, no? Per per via del di quello che sta accadendo qui la previsione di Lizia che è stata approvata per altre comuni di Bagnarripoli rende edificabile l’area di sei virgola due ettari di proprietà della scuola scuola americana per l’appunto come viene meglio conosciuta la International School of Florence e poi c’è questo c’è questo progetto dell’infermere di famiglia e di comunità che si presenta ci sarà un incontro pubblico domani a Pontea Greve e e qui naturalmente cercheremo di capire cosa cosa introduce questa nuova figura, qual è il il suo ruolo, quale miglioramento potrà apportare alle questioni che riguardano sempre molto calde, che riguardano la sanità naturalmente, in particolar modo la sanità territoriale di cui abbiamo parlato molto durante il periodo del covid ad esempio e poi San Valentino naturalmente parleremo in qualche modo anche di Fiori perché c’è anche il lancio di un di un marchio che tutela I fiori italiani in un mercato anche qui sempre più competitivo dove le importazioni la fanno da padrone oramai.

Tutto questo però dopo la storia iniziale che dedichiamo alla Tramvia perché la Tramvia compie quattordici anni, la linea uno e la Tramvia fu inaugurata il giorno di San Valentino e l’allora sindaco di Firenze duemiladiesi Matteo Renzi, una cerimonia in Pompamagna e

Speaker 0: mh una

Speaker 2: storia di un successo diremo poco annunciato, cioè annunciato ma anche no per dire così nel senso che poi molti oggi approvano la la tranvia. Ci sono sempre le proteste soprattutto sulle nuove linee però molti ne apprezzano I benefici la la la frequenza e il fatto di sapere esattamente quando si parte quando si arriva e nel trasporto pubblico è fondamentale però però insomma ehm ci furono tante proteste anche prima della durante I lavori della della linea uno e prima dell’inigrazione della linea una Quindi ripercorreremo questi anni vissuti pericolosamente con l’assessore al traffico del

Speaker 0: comune di Firenze. Stiamo a Gioggetti tra pochissimo Sottotitoli e revisione a cura di QTSS

Speaker 2: e quindi uscire si esce molto anche con la tranvia. Ha diventato un mezzo, no? Un mezzo di trasporto molto amato anche soprattutto dai giovani e mh compie quattordici anni come abbiamo detto Il giorno di San Valentino una storia di successo poco annunciato l’abbiamo intitolata così questa storia sentiamo l’intervista abbiamo realizzato con l’assessore al traffico e comune di Finanza Stefano Giorgetti. Quattordici anni

Speaker 3: e non sentirli. Potremmo dire

Speaker 4: così? Sì, è vero la

Speaker 0: la prima linea praticamente è

Speaker 3: partita 14 anni fa e ora ha già fatto tantissimi chilometri e poi si sono aggiunte chiaramente anche la conseguizione quella era finita linea tre che arriva fino a Careggi, che è stata inaugurata sedici di lundi del duemila diciotto e anche la linea due da l’aeroporto che è stata inaugurata l’undici febbraio del duemila diciannove. Mi ricordo che quella fu inaugurata addirittura il presidente della Republia. Quindi è un sistema franviario che a Firenze si sta sempre più implementando. Stiamo per terminare anche la variante al centro storico ma soprattutto ci interessa anche sottolineare I passeggeri sulla linea uno soprattutto sul primo tratto, quello ormai inaugurato da quattordici anni un tratto molto utilizzato e oggi su tutte le linee franviare abbiamo superato il numero di passeggeri che avevamo pre covid. Siamo oltre trentacinque milioni di passeggeri e prevediamo un

Speaker 2: aumento anche per quanto riguarda il duemilaventiquattro. Abbiamo da poco salutato Giuseppe Matulli che è stata una figura centrale no? Anche in questa vicenda perché si faceva tutte le assemblee sul traffico ai comitati contrari è una storia di successo quella è la trambienda ovviamente

Speaker 3: però all’inizio gli scetti c’erano tanti beh questo succede sempre così perché quando ci sono le grandi trasformazioni, due volte no, che tutti I cittadini vogliano I cambiamenti, poi quando I cambiamenti arrivano c’è sempre delle grandi preoccupazioni. Bisogna avere fiducia rispetto a quello che viene proposto anche a livello innovativo e quindi è un grande sforzo. È stato durante tutto il percorso fatto da Beppe Matulli ma è stato anche successivamente io l’avevo anche seguito in parte ho fatto diverse riunioni anche con lui avendo io un incarico a livello allora provinciale per quanto riguarda

Speaker 0: l’assessore legato anche agli

Speaker 3: aspetti difficilità, preoccupazioni paure nel fare anche le prossime linee e io invece dico il sistema va completato perché soltanto noi ci aspettavamo in termini proprio I funzionalità di un trasporto poi te ricordo per esempio anche gli amici da Bologna a vedere la nostra trandia prima di iniziare a realizzarle anche loro anche loro su solo sullo tradizionale avevano queste problematiche, le stesse che abbiamo avuto anche noi. Quindi bisogna avere fiducia rispetto a quello che viene proposto con grande attenzione, attenzione a quello che richiedono I cittadini, ha la possibilità anche di fare correzione e modifica in corso l’opera però bisogna andare avanti perché per esempio il sistema craniali è un sistema innovativo e

Speaker 2: che abbiamo visto da ottimi risultati. La Tramvia anche è cambiato proprio il volto della città, no? Ha cambiato l’urbanistica, ha cambiato anche l’aspetto sociale commerciale in alcune in alcune zone. Lungo la linea uno e la Tramvia ad esempio questo è particolarmente evidente. Una delle critiche però che viene fatta maggiormente alla Tramvia è la questione del fatto di avere I pali no?

Perché non si è

Speaker 3: riusciti ad avere un elettrificazione non invasiva. Sì anche questo è un resonamento che che è che è capitato di fare io ho letto a volte alcuni alcuni interventi qualcuno dice che il sistema clandiario fiorentino è un sistema vecchio posso dire di no perché vengo continuamente a vederlo da tutta Italia e non solo dall’Italia anche recentemente la scorsa settimana sono venuti a vederlo anche dei tecnici da Roma quindi non è così è chiaro che ci vuole un’evoluzione ci vuole un’evoluzione anche nei mezzi per esempio noi sulla linea che va a Bagniarricolo e poi che si viene a S.V. Abbiamo, rispetto all’attuale mezzo, sì, abbiamo un mezzo innovativo che ha la capacità di andare anche a batterie senza la linea di contatto come invece abbiamo per I fratti di linea uno e linea due. Quindi occorre però è il primo mezzo, cioè non lo avremo saremo I primi in Europa avere quel mezzo lì e quindi occorre anche avere le evoluzioni dei regi di trasporte che siano soprattutto affidabili e per I tratti che vengono fatti senza catenari e lì sono dei tratti abbastanza abbastanza ampi e quindi questo questo ragionamento va fatto per quanto riguarda soprattutto la tecnologia e l’evoluzione della tecnologia.

Quando si prende a volte a confronto anche altre città bisogna vedere se le creatività tra me sono le stesse se il percorso è un percorso con le stesse dimensioni quindi a volte si fanno dei paragoni senza conoscere quali sono le realtà anche

Speaker 2: dal punto di vista tecnologico. L’ultimo elemento di grande difficoltà, le lo sai, è sempre stato dibattito facciamola passare al Duomo, no? Si dice ma nelle altre città a Siviglia succede tranquillamente perché qui no? Perché è stato deciso e viene confermato

Speaker 3: che da quella zona non può non deve passare. Beh allora io devo dire che il tema l’ha affrontato quando in qualche modo aveva già stato risolto nel senso di aver già stato previsto e fare la variante al cento storico. Quindi la variante al cento storico proprio perché stiamo sì variante al cento storico eschide il passaggio eschide il passaggio dal Duomo anche perché è un’area più donale che può essere poi evalutata come uno rifine più opportuno ma secondo me è molto più bella, fisufribile, libera da qualsiasi mezzo che che passano dal Duomo e quindi aver fatto la variante, aver fatto questo investimento e questo studio è alternativo al passaggio. Quindi la tranvia dalla stazione partirà che si avvicinerà con la fermata di Fiazza San Marco. Ecco questo è è quello che riferiamo sia giusto anche perché oggi tornare a ripetere ripetere per mezza volta questa è la variante quindi è l’alternativa al passaggio.

Quindi se abbiamo fatto l’alternativa che per tutto credo che il passaggio dopo sia un elemento ormai sorpassato. Poi su tutto si può tornare, no? Quindi se domani ci sarà una volontà diversa ci potrebbe essere anche chi fa soluzioni diverse ma portare il tram in quella zona con quella dimensione anche della piazza secondo me soprattutto passando per il dopodinario sarebbe estremamente invasivo, quindi Oggi la scelta è un’altra, non è quella di passare dal buono.

Speaker 5: Di cure e sangue entretenerò ma è un demonio steso fra di noi

Speaker 6: ti manca e quindi vuoi non crederlo

Speaker 5: Ma io non mi sentivo libero E non è dolce essere unici Ma se ai proiettili ti libero Gli errori veri son più fatti poi quando fa finta di esser

Speaker 0: morti lo sai Non vivi bene se ti sei rivelato Ma non mi so che posso mai raggiungerlo Come un grano sapore che riesco a sentire Male di miele, male di miele, male di miele, male di miele

Speaker 5: e la grandezza della mia morale

Speaker 0: è proporzionale al mio successo.

Speaker 5: Così ho rifatto il letto al meglio, sai Che sembra non già vi addor-

Speaker 7: Popolare Network

Speaker 0: fa

Speaker 8: le diciotte e trenta minuti popolare network e buonasera le notizie la crisi in Medio Oriente si complica la trattativa per una tregua a Gaza e per la liberazione degli ostaggi. Per ora Netanyahu non rimanderà la sua delegazione al Cairo. Hamas non ci ha ancora fatto una vera proposta. Aumentano le pressioni internazionali sul governo israeliano per evitare un operazione di terra a Rafa a Caniunis nel sud della Striscia a bombardamenti e combattimenti intorno a due ospedali. Dopo un periodo di relativa calma c’è stato anche un intenso scambio a fuoco tra Israele e Sbolla Libonesi una

Speaker 0: vittima in Israele, quattro

Speaker 8: morti nel sud del Libano Il diritto di Israele a difendersi non può giustificare questa carneficina dura editoriale dell’osservatore romano sulla gestione della guerra a Gaza. Ieri il cardinale Parolin aveva definito sproporzionata la reazione di Tel Aviv suscitando le critiche dell’ambasciata israeliana, uno scambio a distanza che evidenzi I

Speaker 0: rapporti quanto mai

Speaker 8: tesi tra Vaticano e Israele. Porta chiusa il terzo mandato per I governatori, doppiono a Salvini dagli alleati di governo, la partita è sul Veneto, il capo della Lega vorrebbe lasciare Luca Zaglia la guida della regione ma Meloni punta a prendersela e

Speaker 0: vuole un suo

Speaker 8: candidato alle elezioni del prossimo anno Schiappo alla Corte dei Conti, la maggioranza ha provato una nuova proroga dello scudo erariale, I funzionari pubblici continueranno a non rispondere se non per dolo dell’uso di denaro pubblico un’eccezione prevista per la pandemia che ora si allunga fino a fine anno proprio nel pieno dei progetti e dei controlli del PNRR ieri il presidente della corte aveva chiesto lo stop aumenta il rischio di malaffare dicono I magistrati contabili ha confessato il duplicio omicidio ragazzo che ieri a Cisterna di Latina ha sparato alla madre e alla sorella dell’ex fidanzata che si è salvata solo scappando da una finestra dall’inizio dell’anno sono già otto I femminicidi in Italia in linea coi dati dell’anno scorso ma segnalazioni, chiamate di aiuto e denunce sono raddoppiate

Speaker 0: dopo il caso check-in

Speaker 8: diciotto e trenta due minuti e è tutto per questa edizione. Ci sentiamo con il giornale radio alle diciamove e trenta.

Speaker 0: Grazie intanto a tutti voi per l’ascolto. A più tardi. E

Speaker 2: eccoci qua torniamo in diretta dall’acquario di Controradio le notizie abbiamo detto una prima pagina dedicata alle questioni del carcere perché c’è il diciannovesimo suicidio in un carcere italiano dall’inizio dell’anno, questa volta è accaduto al Don Bosco di Pisa, dopo un uomo di sessantacuattro anni che godeva del regime di semilibertà e che avrebbe finito a discontare la pena nel novità ventisette se è tolto la vita dopo essere tornato in carcere dal lavoro. Perché il garante regionale detenuti Gesappe Fanfani è colpa

Speaker 9: di scelte politiche precise. Sistema di servizio Raffaele Palumbo. La situazione delle carceri italiane è ormai fuori controllo. È lo stesso garante dei detenuti della regione toscana a dire credo che l’irrigidimento delle politiche carcerarie con l’inasprimento delle pene abbia piesato non poco in tutto quello che sta accadendo. Così Giuseppe Fanfani che parla di una vera e propria strage silenziosa.

L’ultimo a Pisa è successo addirittura ad un detenuto nel regime di semilibertà che ha aspettato di tornare in carcere dal lavoro per togliersi la vita nel cortile del Don Bosco. Scontri con la polizia penitenziaria alla Dogaia di Prato e al Soliciano dove per alto negli ultimi due anni I suicidi sono stati sei, l’ultimo questa estate. Ed è proprio su Soliciano che si concentra l’attenzione dove il sovraffollamento e il degrado regnano sovrani. Simili condizioni inumane e degradanti sono state riconosciute anche dall’amministrazione penitenziaria che non ha opposto ricorso alle ordinanze di sconto di pena. Proprio questo ha indotto l’associazione l’altero diritto ad avviare una ricognizione collettiva tra I detenuti si parla di due trecento reclusi per preparare se non una classe action che non è praticabile in questa sede una mole di ricorsi individuali tali da fare massa critica e non più solo per ottenere uno sconto ma per puntare ad un obiettivo diverso e più significativo dal punto di vista giuridico ovvero il riconoscimento di reato di tortura e quindi un’ordinanza che imponga

Speaker 2: il trasferimento dei detenuti dal carcere. Rissa in carcere ferito anche il padre di Cata nella casa circondaria di Prato. L’episodio ha visto coinvolto anche Miguel Angel Romero, il genitore e la piccola scomparsa il dieci giugno dell’anno scorso dall’occupazione dell’hotel Astor in via Maragliana a Firenze. La lite è scoppiata tra carcerati di origine peruviane marocchina dalla cronaca la situazione del secondo istituto

Speaker 10: penditiziaro della Toscana nel servizio di Giorgio Bernardini. Sabato scorso nella casa circondariale la dogaia di Prato è stato aggredito da altri detenuti il padre di Cata, la bambina peruviana di cinque anni scomparsa il dieci giugno scorso dell’exote L’Astor di Firenze. L’uomo in carcere in seguito ha una condanna per furto e uso in debito di carte di credito, ha una ferita al braccio e tumefazione agli occhi. Asieme ad altri due compagni di cella, anche loro peruviani hanno raccontato di essere stati assaliti da quattro detenuti nord africani. Dopo l’aggressione il padre di Cata ha chiesto di essere

Speaker 0: trasferito in un altro istituto

Speaker 10: perché sostiene avrebbe subito anche minacce di morte. Per dimensioni la Casa circondareale di Prato è il secondo istituto penitenziario della Toscana. Benché non si registri una situazione di sovraffollamento le condizioni cambiano sensibilmente la sezione a sezione. In tutto sono dieci. La settima destinata ai detenuti cosiddetti sex offenders è tuttavia sempre al massimo della sua capienza.

Secondo il monitoraggio dell’associazione per I diritti le garanzie del sistema penale antigone e fra le sezioni visitate anche la più fatiscente. I problemi rappresentati negli ultimi mesi alla Dogaia tanto dai sindacati della polizia penitenziaria quanto dai detenuti attraverso I legali familiari sono numerosi. Attualmente sono lì recluse cinquecentosettantuno persone. Esattamente la metà di loro sono stranieri e certamente questa è la particolarità, riflesso della forte presenza migratoria in città a Prato che rende le dinamiche dell’istituto molto particolari. Purtroppo a fine dicembre del duemila ventitre si sono verificati un unesimo suicidio e un aggressione a un magistrato di sorveglianza oltre a numerose risse.

Ci sono alla Dogaia circa duecento casi di autolesionismo l’anno e sempre secondo Antigone non è garantita l’acqua calda in tutte le celle visitate durante le ispezioni. Molti problemi, una virtù nell’istituto partese e ospitato il primo polo universitario penitenziario della

Speaker 2: regione attivo da oltre vent’anni. L’ex sindaco di Siena Piole Vigi Piccini e il giornalista delle Iene, Antonino Monteleone sono stati rinviati a giudizio per diffamazione. I due erano stati indagati dal procuratore aggiunto Vittorio Ranieri Miniati per un’intervista rubata in cui si parlava di festine a cui avrebbero partecipati magistrati che indagarono sulla morte di David Rossi e che per questo avrebbero insabbiato l’inchiesta lex capo comunicazione MPS era deceduto dopo essere precipitato dalla finestra sul Ficcio Assiena il sei marzo del duemila ventitré. Nella intervista Rubata Piccini aveva detto che le indagini sulla morte di Rossi erano state rabbuiate per la partecipazione appunto alle feste dei magistrati per I tre PM Nicola Marini, Antonio Anastasi, Aldo Natalini, la procura aveva chiesto l’archiviazione. Vittorio Cecchigori è ricoverato in terapia intensiva al Policlinico Gemelli di Roma.

A rivelarlo in diretta questa mattina storie italiane sul rayuno la conduttrice Eleonora Daniele, l’imprenditore ex politico, ex produttore cinematografico, ex presidente della Fiorentina, sarebbe stato ricoverato ad inizio settimana per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute da parte del policlinico c’è il massimo riservo ma dai indiscrezioni che filtrano da persone vicine a Cecchigori. Pare che il quadro di instabilità clinica sia molto serio. Il prossimo otunno saranno affidati I lavori per la realizzazione dello studentato pubblico all’upito di Toscana, l’ex caserma è stato l’unico progetto candidato dalla regione ad un bando PNR per uno studentato pubblico a Firenze. Ne ha parlato oggi nei nostri studi nell’ambito di tutti al voto Mirco Dormentoni, il presidente del quartiere quattro di Firenze. Responsabile

Speaker 11: sostenibilità e urbanistica PD Firenze. A un punto in cui non solo c’è un piano di recupero approvato dal Consiglio Comunale e quindi delle funzioni che sono quella della residenza in particolare della residenza sociale per le famiglie che non riescono ad accedere ai prezzi di mercato, Sparla quindi di housing sociale, di prezzi calmirati in affitto e uno studentato pubblico. Abbiamo vinto un finanziamento importante di oltre dieci milioni di euro per realizzare uno studentato pubblico ai lupi di Toscana che offrirà oltre centoventi posti alloggi agli studenti non riescono ad accedere a questo mercato della casa frapparentesi il problema del diritto alla casa dell’accesso alla casa della nostra città è diventato enorme e noi lo stiamo mettendo al primo posto e e li avremo uno studentato pubblico è forse la prima realizzazione che faremo è l’upere di Toscana insieme all’Housing sociale che arriverà successivamente

Speaker 3: insieme alle

Speaker 11: funzioni pubbliche e culturali sociali ed urcative che metteremo nelle palazzine che dovremmo conservare perché lì c’è una parte da conservare, una palazzina di comando, quella vincolata alla subrittenenza e tutto il resto che si ricostruirà

Speaker 2: con un grande parco urbano e con gli orti sociali D’Armentoni si occupa in vista l’assessura e programma elettorale della candidata a sindaco di Firenze Sarafunaro delle assemblee programmatiche partecipative. La prossima sarà sabato diciassette febbraio dalle dieci dedicata alla cura al circolo Arciucci Vietnueve e a proposito di studentati cioè questa idea molto interessante di uno studentato diffuso sul territorio. C’è stata una colla dell’Università di Firenze, della città metropolitana ai sindaci del territorio appuntamente ventuno febbraio per studiare nuove risposte all’emergenza abitativa degli studenti. Buonasera Nicola Armentano e consigliere delegato Metro Città Firenze per

Speaker 4: Sport e Sanità. Buonasera

Speaker 2: Armentano. Buonasera a voi. Innanzitutto spieghiamo

Speaker 4: il concetto di studentato diffuso. Ma il concetto è abbastanza come dire chiaro anche nel nell’idea di

Speaker 12: quello che vogliamo fare, vogliamo provare

Speaker 4: a non essere firenze centrici nella recettività degli studenti, ma a trovare una condivisione di questa idea di accogliere sempre più studentesse e studenti nella nostra città, visto che piace la nostra università, piace per la sua storia, abbiamo visto quanto sia stato importante poterla anche raccontare qualche giorno fa in questo bellissimo momento che ha raccontato I cent’anni dell’università e quindi piace perché sicuramente ci sono grandi competenze, grandi docenti, grandi professori e professoresse e soprattutto piace anche perché Firenze ha un fascino particolare, a volte però in questa città non tutti trovano la possibilità di poterci coltivare questo sogno di poterla vivere la nostra università e di conseguentare la nostra città e tanti poi magari scegliere anche di radicare qui la propria vita come è successo a me e questo è un problema perché noi dobbiamo garantire a tutti la possibilità di poter venire a studiare e vivere nella nostra città e quindi con il caro affitti che la nostra città genera, abbiamo pensato di poter guardarci intorno, grazie ad un progetto sviluppato insieme all’università, a uno studio fatto all’università, abbiamo notato che ci sono possibilità di rendere alcuni comuni intorno alla nostra città più popolati e pensando di poterli popolare di una popolazione giovane, vivace

Speaker 2: e ricca di idee perché non provare a riempire ma concretamente armentano come come come fare?

Speaker 4: Cioè I sindaci dovrebbero mettere noi abbiamo un’idea ossia di poter tutelare anche quello che poi spesso è il limite di

Speaker 3: quello che che che limita

Speaker 4: in un certo senso la fruizione degli immobili e mh delle forme di tutela per

Speaker 2: I proprietari che hanno bisogno di garanzie nel

Speaker 0: momento in cui.

Speaker 4: Quella città metropolitana che si fa garante? Non è la città metropolitana. La città metropolitana e università stanno mettendo insieme una serie di attori che possono tutelare il proprietario nel momento in cui mette a disposizione l’immobile per gli

Speaker 2: studenti in maniera tale che ci saranno delle garanzie

Speaker 0: da evitare

Speaker 4: fregature per usare un linguaggio aulico No diciamo per per garantire anche a chi ha avuto com’è dire ehm grazie al lavoro, ad una vita

Speaker 2: di sacrifici, ha acquistato una seconda casa e magari. No no ma è molto chiaro e quindi diciamo non direttamente indirettamente a metrocittà l’altro tema però è quello di trasporti naturalmente no? Perché poi uno studente magari si può anche trasferire nei comuni ma non tutti sono collagati benissimo poi col capoluogo. Questo

Speaker 4: naturalmente è un tema su cui andrà ragionato. Giusto, giusto. È una di quelle riflessioni. Infatti noi abbiamo provato anche a simulare I tempi di arrivo ehm la città dai comuni intorno sicuramente ci sono comuni intorno che sono più

Speaker 0: avvantaggiati perché hanno un trasporto o

Speaker 4: gomma o in ferro che facilita l’arrivo nella nostra città e su questo sicuramente ci sarà qualche appilli in più per alcuni comuni che vorranno mettersi a disposizione di questa di questa rete che vogliamo creare in questo incontro. Noi pensiamo che possa davvero a andare incontro alle esigenze di molti studenti e quindi garantire quella giustizia sociale per permetterla

Speaker 2: a tutti di poter venire a vivere nella nostra città. Questa sarà fondamentale consigliere la la comunicazione, no? Cioè far capire che ci sono queste opportunità che magari rimangono fuori dai radar di chi da fuori viene a studiare a Firenze, magari non non

Speaker 4: sa nemmeno no? Dov’è Campi? Dov’è esatto. E quindi noi abbiamo ipotizzato un cioè l’università devo dire è stata molto attenta ha pensato non soltanto a capire quant’è la non occupazione del delle strutture intorno alla nostra città ci sono dei comuni che hanno degli indici di occupazione delle case altissime per esempio Scandicci è una delle delle cittadine intorno a noi che ha un indice di occupabilità altissimo, altre invece ehm con un indice di occupabilità ehm

Speaker 7: intorno al quindici,

Speaker 4: sedici per

Speaker 2: cento di mobili vuoti. Che non è non è poca cosa. Grazie Nicola Armentano, naturalmente seguiremo questo percorso, è molto interessante, strategico, no? In generale, sappiamo quanto conta il diritto all’abitare, in generale e quello studentesco in

Speaker 4: particolare.

Speaker 0: Buonasera e buon lavoro

Speaker 1: a lei. Grazie a voi, buon lavoro. Vita, morte e miracoli. La stagione è duemilaventitre e duemilaventiquattro del teatro Metastasia di Prato. Pies San Person.

Il teatro documentario di Rimini Protocol riflette sulla morte e sull’effimero nella tentativa di testimoniare non tanto

Speaker 0: sulla morte

Speaker 1: ma sul viaggio che ognuno di noi prima o poi sarà costretto a compiere dal 15 al 18 febbraio al Fabricone. Il libro della vita, la decima edizione dedicata alla memoria di Sergio Staino. La domenica mattina la Vitoria un rogio espiazza della resistenza di Scandicci e torna. La rassegna ideata è condotta da Raffaele Palumbo dieci appuntamenti in cui ospiti autorevoli raccontano il libro che ha segnato la loro esistenza Programma completo sul libro della vita punto net e pagina Facebook il libro della vita. Ingresso libero fino a desaurimento posti.

Duvenica diciotto alle undici Isabella Insolvibile

Speaker 0: parla di la storia di Elsa Morante. Contro radio. Che si fa.

Speaker 2: La preoccupazione e la protesta ma anche il ricorso a Mattarella e delle proposte alternative. Alcuni abitanti di Bagnaripoli in provincia di Firenze hanno presentato ricorsi in via amministrativa al presidente della Repubblica che sarà esaminato dal Consiglio di Stato sul futuro della valle Arrimezzano al centro delle preoccupazioni la previsione di Lizia approvata dal comune di Bagnaripoli che rende edificabile l’area di sei virgola due etari e la proprietà del International School of Florence meglio conosciuta come scuola americana nella valle di Rimezzano. Sentiamo I contenuti e il ricorso le proposte dei cittadini da Neri, ascoltatore residente a Bagnaripoli, membro

Speaker 7: del gruppo Santa Caterina a Rimezzano. Sottoponiamo cinque problemi, cioè il ricorso fatto da un importante studio legale di Firenze si basa sulla relazione tecnica di un architetto urbanista specializzato il quale è individuato cinque punti di criticità. Il primo è che questo progetto non è conforme al piano di indirizzo territoriale della regione Toscana e quanto riguarda la protezione del paesaggio e del territorio. Il secondo riguarda la viabilità. Voi capite che portare e riprendere ottocento alunni tutti I giorni diventano non centinaia ma migliaia di passaggi macchina.

Poi abbiamo va in seguito di questo problema del traffico, l’inquinamento augustico, si sforano I parametri perché li siamo in aria agricola, poi abbiamo il rischio idrogeologico, coprire quasi un ettaro di terreno vuol dire accelerare la velocità di un eventuale onda di piena in caso di di pioggia e poi l’ultimo punto però che per noi è fondamentale è che questa è un’iniziativa del tutto privata che

Speaker 13: non porta nessun vantaggio alla comunità. In questo frattempo da quando ci siamo sentiti ad oggi fino a punto

Speaker 14: al ricorso a Mattarella c’è stata

Speaker 7: un’interlocuzione con l’amministrazione. Sì, noi stiamo dialogando con la scuola e con il comune e speriamo che possa portare qualche frutto questa cosa. Anzi di più abbiamo suggerito che per ampliare appunto la scuola si usi una villa che è presente

Speaker 0: qui e che è

Speaker 2: abbandonata e addirittura in vendita. Sono fiducioso che si troveranno le risorse in un modo o nell’altro per completare I lavori del Frankie che sarà sicuramente tutto finito e tutto coperto, l’ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella intervistato da Toscana TV a proposito del restyling dello stadio Artemio Frankie sul futuro dell’impianto aggiunto Nardella non sono preoccupato, siamo stati bravi e determinate non a renderci di fronte alle mille difficoltà e anche alle mille critiche con umiltà abbiamo lavorato non siamo stati dietro alle polemiche ci siamo concentrati sulle risorse che avevamo a disposizione centracinquanta milioni di euro sul dato del franchi come realtà che non può essere abbandonata nel quartiere di Campo di Marte come ad esempio è successo per anni a Roma con il Flaminio e sulla necessità di restaurare e rendere moderno lo stadio con I vincoli che il ministero ha messo vogliamo trasparenza esigiamo che il comune renda pubbliche tutte le informazioni che ha in suo possesso sul progetto. Ecco l’appello del comitato non nato né a Firenze né altrove. Nato per opporsi all’amplemento della caserma prediere all’insedimento della nato a Rovezano si annuncia un incontro pubblico il sedici febbraio presso il circolo la nave a Rovezano è un presidio di fronte alla Caserma

Speaker 15: predieri il diciassette febbraio sentiamo espone Firenze ad essere un bersaglio ancora più sensibile per quanto riguarda il movimento di guerra in cui la nostra società è immersa, quindi Firenze Città di Pace non può assolutamente ospitare un comando nato. Anche perché il nostro è un sostanziale alla guerra, alle spese militari che vengono continuamente aumentate dal nostro governo, mentre invece si tagliano le spese per la scuola, per la sanità, per I servizi pubblici. Andiamo al Rovezano, verrà installato il comando nato più grande di tutto il sud d’Europa, quindi non è vero, non è un’installazione che conterrà a meno a quanto dice a quanto dicono non lo sappiamo materiale materiale bellico ma sappiamo benissimo che un comando nato dospiterà a punti generali più importanti e in gran numero di tutto il sud d’europe ovviamente dovrà contenere dei sistemi di difesa e antissabutaggio. Quindi diciamo che le risposte del sindaco sono completamente insoddisfacenti. Abbiamo impostato una serie di iniziative le prossime, venerdì 16 febbraio, a circolo nave di Rovezano alle 18 insieme al V.

Marcus di Bologna che appunto è esperto anche di questioni militari e di competenze appunto anche dei comuni delle istituzioni per quanto riguarda quello che ruota attorno alle installazioni militari e simili e il 17 abbiamo indetto il presidio, un presidio davanti proprio alla Caserma Fredieri a cui invitiamo tutti a parte da partire dai dai cittadini, sindacati e anche appunto I candidati sindaco che poi chiederanno il voto a questi cittadini e quindi le teniamo giusto e doveroso che debbano esprimersi e prendere

Speaker 0: posizione

Speaker 1: sull’installazione

Speaker 2: del comando. L’infermia di famiglia di comunità si presenta, un incontro pubblico giovedì quindici a Pontagreve, parliamo naturalmente della di Firenze, c’è un focus sull’assistenza ai quartieri quattro quartiere tre di del Galluzzo. Buonasera Gianluca Galeotti, responsabile infermieristica Firenze Centro grazie di essere con noi. Salve, buonasera, buonasera. Spieghiamo innanzitutto

Speaker 12: cos’è e cosa fa l’infermere di famiglia? Allora sì certo, l’infermere di famiglia è l’infermere che lavora sul territorio. Attraverso questo modello assistenziale è possibile sviluppare un’assistenza basata sulla prossimità del cittadino e sulla personalizzazione dell’assistenza. Infatti uno dei cardini fondamentali di questo modello assistente è la prossimità alla persona. Un infermere di famiglia agisce attraverso la proattività degli interventi, infatti oltre a prendere in cura la persona interessata che viene segnalata appunto da un percorso di continuità tra ospedale e territorio o dal territorio stesso prende in carico proprio anche la famiglia e care giver che assistono la persona proprio in un’ottica di proattività degli interventi

Speaker 2: basata appunto sui bisogni di salute presenti. Cioè è una figura che diventa centrale all’interno di quell’organizzazione sanità territoriale di cui tanto abbiamo parlato e di tanto abbiamo enfatizzato

Speaker 12: anche le carenze durante il periodo del covid? Assolutamente sì. L’infermere di famiglie e comunità è proprio ecco la figura centrale che avrà uno sviluppo molto forte nei prossimi anni sul territorio. Sul territorio appunto di Firenze Centro e corrisponde al comune di Firenze. Sono presente ad oggi novantadue infermieri di famiglie e comunità e questa figura professionale ad oggi presente sette

Speaker 0: giorni su

Speaker 4: sette sul territorio per dodici

Speaker 12: ora al

Speaker 2: giorno una risposta al cittadino in in tutti I momenti mi perdoni la la come dire la scarsa conoscenza è l’argomento ma come si chiama l’infermere cioè come si attiva l’infermere di famiglia è la

Speaker 0: il il medico ha in fase di

Speaker 2: smissione all’ospedale o è la famiglia

Speaker 12: che può chiedere anche direttamente intervento. Certo allora l’infermeria di famiglia di comunità ad oggi può essere attivato attraverso un percorso di continuità ospedale territorio quindi la persona dimessa dall’ospedale che ha bisogno di una presa in carico infermierista alla territoriale viene segnalata e l’infermere di famiglia e comunità prende contatto con la famiglia. Altra possibilità è attraverso una segnalazione dal Medico di Medicina Generale quindi attraverso una segnalazione di quest’ultimo l’infermere entra in contatto con la persona

Speaker 2: interessata o e con la famiglia stessa. Quindi c’è un percorso diciamo che ha una una una duplice origine

Speaker 12: Dal basso e

Speaker 2: dall’alto possiamo dire così. Sì sì.

Speaker 0: Da da

Speaker 2: entrambe le parti. Da entrambe le parti. Bene allora l’incontro per chi fosse interessato giovedì quindici febbraio alle diciassette alla Sala Soci del Centro Ponte Aggreve Primo Piano della COP di Firenze l’infermiglia di famiglie comunità si presenta

Speaker 12: incontro pubblico. Buonasera

Speaker 2: grazie a Gianluca. Grazie a voi grazie mille buonasera. Buonasera Una San Valentino sostenibile dal produttore al consumatore. È la speranza di Monica, una fioraia che lavora Firenze e che sarà intervistata al nostro canale video TIF che parla del dell’impatto del commercio, dell’importazione delle rose in Italia, la fornitura di questo fiore è predominio estero in Italia infatti il clima stagionale non permette a loro facile coltivazione. Queste vengono importate da paesi quali Kenya, Etiopia, Ecuador, Colombia, con sfruttamento di mando d’opera a basso coste, una forte speculazione.

Trovate il video sui canali Instagram e TikTok di This is Florence. Sentiamo Monica ai microfoni di Lucia Gemignani.

Speaker 16: Dobbiamo inquinare tutto il pianeta per avere noi qua le rosse, perché qui in occidente vogliamo le rosse. Perché c’è una richiesta qui in Europa molto forte, viene rincarata tantissimo. Siamo in inverno, vengono anche dall’Equador, da Columbia, dal Kenya e gli olandesi che sono quelli che gestiscono il mercato mondiale di fiori fanno in paesi del terzo mondo quello che non possono fare qui per avere questi fiori, finire le acque, sfruttare le persone io preferirei per San Valentino vendere tulipani. Perché forzare un po’ il mercato? E io tratto sempre di proporre altri fiori.

Le stesso concetto del

Speaker 0: cibo

Speaker 16: per le fiori. Se noi adesso

Speaker 2: abbiamo carciofi e mangiamo quello che c’è. È una insomma una un progetto interessante. Intanto oggi è stato presentato il il

Speaker 14: marchio, il marchio che riguarda I fiori italiani. Sentiamo. Una bellissima novità fortemente voluta e spinta da Col diretti che porta Flore Vivaismo della Toscana in giro per il mondo è partita la prima spedizione per l’Olanda è una notizia singolare perché di solito noi importiamo I fiori dall’Olanda, invece con il marchio di fiori italiani, un marchio anche che nei tre petali rappresenta I colori della bandiera italiana, abbiamo la possibilità di esportare I nostri fiori con un marchio identificativo che li ancora fortemente al nostro territorio, al territorio italiano e al territorio toscano che coinvolge in questo momento circa 300 aziende nell’area Lucca, Viareggio, Pesce.

Speaker 17: La Foscana è certamente in Italia, se consideriamo anche il vivaismo la regina del di questo comparto agricolo rappresentiamo oltre il quindici per cento del pil nazionale questo progetto risponde a due diverse esigenze. Da un lato la testimonianza di un settore quello florovibastico estremamente reattivo, estremamente dinamico, ma anche attento all’innovazione e al collegamento con l’origine e con I territori, pensando che sia anche un marchio che possa dare maggiore competitività anche a livello estero. L’altro elemento è quello del consumatore, con un marchio ben individuabile, possono fare scelte consapevoli e così sostenere anche l’economia agricola dei nostri territori.

Speaker 18: Un marchio che era aspettato da lunghissimo tempo, finalmente anche l’Italia ha un marchio che certifica l’origine del prodotto e che è naturalmente certificato da un ente terzo che è la di qua nazionale. La Toscana è sicuramente una delle regioni di punta se non la prima nel complesso delle produzioni tra fiori reciso e piante del col distretto pistoiese piante da esterno. I numeri sono importantissimi e sono circa tre miliardi di euro di di produzione

Speaker 2: con un esport in crescita Allora l’intervista di Sandra Salvatu avete riconosciuto l’inizio a voce all’assessore regionale agroalimentare Stefana Saccardi, poi la presidente col diretti Toscana Alizia Cesani e presidente Iaffi ovvero l’associazione nazionale Florico Ortori e Fioristi italiani Cristiano Genovalli siamo alle provisione del tempo per quanto riguarda la regione Toscana domani, c’è la poco nuvolosa in mattinata, velato e pomeriggio sera, quando la nuvolosità potrà essere temporaneamente anche consistente fino alle prime ore del mattino possibili nubi bassi nelle pianure di fondovali, venti deboli variabili, mari poco mossi e temperature pressoché stazionari e ottimamente regia Giustina di là dal vetro la ritroverete tra pochissime conduzione fino al Gioia Repopo e Annetto che dicemnove e trentana buonasera a tutti voi da dove vieni con Guarino.

Speaker 0: Ciao buonasera a tutti voi. Dove vedi con Guarino, ciao

Speaker 1: ciao. Newsline sera.”

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