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Tutti al voto!

Tutti al voto! Andrea Giorgio, coordinatore della segreteria regionale Pd

regia 07/02/2024


Background
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Speaker 0: Di

Speaker 1: speciale

Speaker 2: tutti al voto ben trovati nuova puntata di tutti al voto nostro approfondimento politico che ci accompagnerà fino all’appuntamento di giugno. Abbiamo nei nostri studi oggi e su Controradio Web TV il coordinatore regionale della Secretaria del Partito Democratico toscano e assessore comunale Andrea Giorgio. Buongiorno. E saluto anche Raffaele Palumbo che mi ha raggiunto per questo speciale

Speaker 0: Grazie Chiara, bentrovati e bentrovati Naturalmente non possiamo non parlare di politica, non possiamo non parlare delle prossime elezioni amministrative che si avvicinano, mancano 4 mesi a queste elezioni molto attese, ricordiamo sempre che si voterà anche per le europee, che è un tema su cui torneremo, elezioni europee che ci faranno far parte di quei 4 miliardi di persone che andano al voto nel 2024 dall’India alla Russia, metà dell’umanità andrà al voto quest’anno cambiando scenari globali, però noi parliamo della nostra città. Mi sembra un gigantesco working progress ancora, a destra non ne parliamo nemmeno, nel senso che non abbiamo un candidato ufficiale. Da punto di vista del PD lei lo sente questo movimento o siete granitici? Voi avete una candidata che è stata al funaro, avete degli alleati che abbiamo nominato in tante occasioni, abbiamo avuto anche come ospiti, nella sezione della viteganitica o magmatica?

Speaker 1: No, a me sembra che il PD sia in campo, che lo sia con chiarezza dal 4 dicembre quando abbiamo scelto la nostra candidata, che stia alimentando quella candidatura con dei contenuti programmatici, delle proposte. La prima è stata sul salario minimo per tutti I dipendenti degli appalti del Comune, la seconda è stata per acquistare gli immobili dei fallimenti emettili sul mercato a pezzi calmirati, ce ne sono altre che usciranno nei prossimi giorni e sta nascendo anche una spinta di base su questo perché Sara sta facendo degli incontri in giro per la città, ha fatto le passeggiate all’isolotto partendo sabato scorso, Abbiamo organizzato due bellissimi momenti, uno con Stefano Mancuso, uno con Silvia Botti e la fondazione Michele Luci per discutere in modo partecipato con dei tavoli di lavoro di programma e quindi di ecologia e di abitare. Stiamo lavorando a costruire quelle risposte che servono alla città. Da quell’altra parte c’è questo giochino, sembra, aspettando Godot, per cui aspettano che Smith si pronunci sulla sua disponibilità a candidarsi. Era dicembre, l’ultimo momento in cui avrebbe fatto, poi è diventato gennaio, poi diventa febbraio, magari arriverà a marzo, arriverà nel caso un candidato pro tempore perché si candidereà facendo il capo dei musei di Capodimonte o comunque prendo aspettativa, con l’ambizione di tornarsi dove lo rimanderanno senza altri frentili.

Dall’altra parte c’è un cantiere, quello delle sinistre contro tutto, che si stanno organizzando unite sostanzialmente da una cosa, quella di voler portare il Partito Democratico al ballottaggio e quindi senza un’idea per il futuro della città, loro esprimono un’idea contraria al passato della città, hanno questo spauracchio di Nardella che comunque da Firenze se ne andrà, speriamo a Bruxelles, quelle elezioni sono forse importanti più di quelle amministrative, ma non c’è niente che li tenga assieme oltre a questo, al punto che vedo che Montanari discute con la del Re, cioè siamo al grottesco. Penso che tutto questo si chiarirà nei prossimi giorni, perché è inevitabile che sia così, abbiamo bisogno di avere le opzioni sul campo per la campagna elettorale, il Partito democratico però continua ad andare avanti con una candidatura che è forte, che ha riempito la sala rossa alla sua presentazione con più di 2.000 persone, sarà fatto un comizio dentro, un comizio a metà e un comizio fuori, perché c’era così tanta gente che non sapevamo dove metterla, penso che sia un buon segnale. La città ha bisogno di nuove risposte, le dobbiamo dare, ma c’è bisogno anche di partire con una campagna in cui confrontarsi.

A ora non si è capito con chi confrontarsi.

Speaker 0: Molto severo nei confronti di tutto quello che è intorno, diciamo tra virgolette al PD, ci torneremo.

Speaker 2: Sì, lei ha parlato, ha citato Montanari, siamo a un passo dall’evento atteso, anche qui c’è un’attesa fortissima rispetto al Puccini del 10 febbraio cosa uscirà dal manifesto ma soprattutto dalla riunione di un programma di un manifesto che potrebbe portare ad una lista una lista che potrebbe posizionarsi dove e con chi. Ha parlato di un Montanari provocatore nelle scorse giornate, eppure lei era l’elemento all’interno del partito democratico, è l’elemento più dialogante rispetto a quell’area. Cosa sta succedendo?

Speaker 1: Non è che sono dialogante rispetto a quell’area, non sento il potere di dover prendere lezioni di sinistra da nessuno, specialmente da chi non si confronta nel merito con il conflitto che vive nella nostra società. E io ho parlato più volte con Tommaso, provando a dirgli, guarda, il Partito Democratico col congresso è cambiato, in città ci sarà per forza una fase nuova perché dopo 10 anni il sindaco va via, costruiamo un terreno comune, partecipiamo alla discussione comune sui problemi di merito. L’abbiamo invitato a farlo, c’è stata prima l’idea che non dipendesse dal candidato, lui disse pubblicamente non dipende dal nome, confrontiamoci sulle idee. Dopo qualche giorno ha cambiato evidentemente idea, perché ha cominciato a dire I nomi non vanno bene, non c’è modo di parlare e successivamente non si è parlato neanche di idee. Io le ho rinvitato a confrontarsi con noi, Vedo che preferisce andare in televisione a dire cose che sono grottesche, a descrivere le nostre periferie come discariche di umanità, evidentemente ci passa per andare al mare con la macchina, non le vive, non vive I cambiamenti che hanno vissuto, ma soprattutto si sottrae a un confronto di proposta sulla città e di discussione sul futuro della città, si preferisce attaccare il passato o attaccare ideologicamente senza offrire risposte.

Io peraltro non sento in giro per la città tutta questa attesa spasmodica dell’evento dell’associazione, perché è un’associazione che per ora parla ai soliti mondi, non è un’associazione che parla ai mondi di chi non va a votare, delle persone che vivono nelle periferie, è difficile parlare con loro e di loro se li descrivi come discariche, Ed è un lavoro politico, a mio punto di vista anche politicista in alcuni casi, che prova a mettere insieme quelli che sono contro. Io l’avevo chiamato, l’avevo sfidato a mettersi insieme per qualcosa. Questa disponibilità non c’è, non pensi di coprire lui lo spazio della sinistra, perché Partito Democratico è in grado di rappresentarla bene, I nostri alleati sono in grado di farlo bene, Sinistra Italiana, I Verdi trattano tematiche progressiste in maniera coerente e penso che daranno un contributo importante.

Speaker 0: In maniera coerente però forse non tanto con voi, noi ci siamo sentiti dire dal leader regionale di Sinistra Italiana che quando si parlerà di aeroporto loro garbatamente diranno di dover andare in bagno e usciranno, questo un po’ preoccupa rispetto alla tenuta di una coalizione su delle questioni che fanno molto discutere, che non sono tutta la città, tutta la città non è solo lo stadio, lo stadio è una parte della città, così come l’aeroporto è una parte della città, così come la sicurezza è una parte della città, però ci sono delle contraddizioni. Forza e Montanari sta aspettando il 10 perché non ha un mandato da leader, così come Italia viva sta aspettando qualcosa, qui stanno tutti aspettando qualcosa, per questo all’inizio parlavo di situazioni magmatiche e non grenitiche.

Speaker 1: Io non capisco cosa stiano aspettando, nel senso che a sinistra del Partito Democratico c’è una candidatura, che è quella di Dimitri Palaci. Io sono Assessore di questa Giunta e riconosco le sue capacità e la sua generosità come Consigliare Comunale sempre attenta e puntuale, è in grado di ricostruire rappresentanza a lui sì dove la politica non va da troppi anni a differenza di altri che la fanno sui giornali e credo che lì intorno ci sia una proposta, io non capisco l’investimento della leader di cosa. Se il punto è avviare una riflessione con I suoi compagni di strada che sono persone che stimo e che sono legittimamente autorevoli nel approcciare una discussione sul futuro della città, benissimo perché si rompe un confronto con il centrosilistrasi. Il punto è agitare I perboli e tirare addosso al governo della città cose grottesche, tipo che non si voglia cambiare. Io vorrei rassernarlo, il cambiamento ci sarà comunque.

Sara Funaro si è presentata dicendo io sono Sara, Dario è Dario. È un’altra cosa, è un’altra fase, è la prima candidatura donna in città, c’è un’alleanza nuova completamente diversa da quella che ha retto la città negli ultimi anni, c’è un fatto politico nuovo, c’è una generazione nuova, c’è un Partito Democratico che è cambiato, le discussioni che stiamo facendo, le tematiche di cui stiamo discutendo sono evidentemente rappresentative di un cambio di passo del Partito Democratico. Negli ultimi mesi abbiamo messo al centro della nostra discussione di giunta le politiche abitative che forse per troppo tempo non erano state. Abbiamo discusso di salario minimo e stiamo lavorando per farlo. Abbiamo lavorato, io e Milano Fossis eravamo dentro la moschea quando dovevano sgomberarla con la forza a difendere il diritto di quei cittadini di avere un luogo di culto.

Stiamo lavorando per dare rappresentanza a chi legittimamente chiedeva cambiamento. Vorrei evitare il rischio che a forza di chiedere cambiamento e di descrivere la situazione in maniera grottesca, il cambiamento sarebbe davvero con Schmitt a Palazzo Vecchio.

Speaker 2: Lei ha utilizzato spesso l’aggettivo grottesco, Poi ci torneremo perché è una chiave di lettura che dà a questa fase politica interessante. Ci sono altre due donne, una ha ufficializzata la candidata Stefania Saccardi per Italia Viva, l’altra Cecilia Derree, leader di Firenze Democratica, che però ancora dovrà capire come posizionarsi. Però rispetto alle due realtà, Italia viva e Firenze democratica, su Italia viva c’è un punto a capo, c’è ancora un’apertura, c’è ancora un tentativo di ingresso in coalizione, Queste interlocuzioni interrotte sono in capo a voi come dice appunto il leader Matteo Renzi o no? E su Firenze Democratica come giudicate questo movimento post uscita e realizzazione di questa entità che si sta muovendo ma ancora non ha trovato una sua stabilizzazione politica?

Speaker 1: Riebbia dire poche idee ma confuse. Rispetto a Italia Viva, la discussione credo che vada riportata alla realtà. Noi abbiamo una candidata che è Sara Funaro che è stata riscritta per mesi come una specie di marionetta messa lì a mossa d’altri che si è assunto alla responsabilità di guidare la discussione per allargare la coalizione. Se le è assunto lei dicendo che per lei il centrosinistra deve andare unito è che quindi è disponibile aprire un confronto di merito e programmatico con le forze che vogliono questo confronto. Il confronto si fa, si sta facendo con le forze civiche, con le forze politiche e vedremo dove porterà.

Noi abbiamo già una coalizione, che è forte, perché è una coalizione che ha partiti al centro e partiti alla sinistra, è ben rappresentativa di tutto il panorama politico, io credo che sia una coalizione in grado di dare un supporto importante a Sara che ha una candidatura forte e basta andare in giro con lei per la città e lo si vede, la discussione è aperta, ci prenderemo qualche settimana per svolgerla, ovviamente una discussione dentro un contesto regionale, dentro un contesto nazionale, parlando con tutti le forze più moderate, quelle più di sinistra, le forze civiche e le forze politiche. Questo è quello che serve per fare politica, cioè la politica è mettere insieme quelli che non sono uguali ma che si riconoscono in valori simili. Non è mettere insieme quelli che sono uguali e che la pensano ugualmente su tutto, perché altrimenti dev’essere complicato. Sarebbe troppo semplice, ma non staremmo nemmeno insieme nel PD, insomma abbiamo pure le realtà di idee ed è giusto che sia così.

Speaker 2: Però Questo è proprio quello che vi ha imputato come peccato del re, ovvero di non riuscire a tenere insieme anche elementi non perfettamente consonanti.

Speaker 1: Sì, c’è un piccolo problema, che del re si è auto esclusa da questa discussione. Noi abbiamo fatto una scelta individuando Sara con il 90% sostanzialmente di voti in assemblea, c’è stata un’interlocuzione con Cecilia che legittimamente aveva posto la sua candidatura come avrebbe potuto farlo altri, le è stato offerto di rimanere dentro il Partito Democratico in una riunione in cui c’erano I regionali, I nazionali, I livelli locali del partito, le è stato chiesto un impegno per Sara che riconoscesse però anche la forza di Cecilia, il fatto che sia rappresentativa di un pezzetto della nostra comunità. Lei ha deciso di chiudersi, di uscire dalla nostra comunità, facendo un danno e un insulto alla nostra comunità, perché siamo gente che sta insieme perché ha un obiettivo comune che è vincere contro le destre e non per ambizione personale e questa discussione l’ha portata fuori dal Partito Democratico. Adesso è vero che si muove in maniera confusa, perché prima doveva fare le primarie con Italia Viva, poi probabilmente non gli andava più bene fare quelle primarie perché comunque la Saccardi è una figura autorevole, poi doveva fare una lista civica da sola, poi fa I caffè con Montanari rivendicando che siano occasioni pubblica di confronto, in realtà erano dentro un bar e sono stati fotografati da fuori del bar, non c’era una discussione aperta e pubblica.

Speaker 0: Anche se più in vetina di così non si poteva diciamo

Speaker 1: Sì, si poteva fare anche una discussione aperta e io avrei voluto sentire da Tommaso e da Cecilia come fanno a parlarsi quelli che hanno raccolto 12.000 firme contro il piano operativo e quelli che hanno presentato il piano operativo, quelli che hanno gestito l’urbanistica per 4 anni e chi ha attaccato l’urbanistica per 4 anni, chi ha gestito il turismo e lo sviluppo economico per anni e chi contesta che Firenze è vittima della rendita del turismo. Queste due posizioni, l’unico motivo per cui possono stare insieme è perché ce l’hanno col Partito Democratico, che però rappresenta Aimee per fortuna o diciamo per sfortuna, ma rappresenta l’unica alternativa concreta al centrodestra. Ed è per questo che il PD è aperto, è aperto all’interlobozione con tutti, lo fa da punti di forza, lo fa affermando le proprie idee, lo fa con una candidata che ad esempio sul tema dell’aeroporto non ha mai detto parole ondivaghe, ha detto noi siamo per lo sviluppo della nuova pista aeroportuale e lo fa con la capacità di rinnovarsi, perché siamo l’unico partito che per rinnovarsi non deve cambiare nome, deve cambiare il segretario, deve cambiare l’Ina, deve cambiare I gruppi dirigenti, ma non cambiare nome, quegli altri cambiano nome quando si rinnovano.

Speaker 0: Lì stareste bene con Italia viva e non con sinistra italiana, ad esempio sul tema aeroportuale. Poi è curioso il fatto che lei giustamente dica che il partito è cambiato, questo è un dato oggettivo, è offensivo per chiunque dipingere una candidatura come quella di una marionetta guidata da da ner della perché perché sono parole come dire offensive come purtroppo accade in campagna elettorale però non possiamo negare che come dire c’è stata una una benedizione un essere estremamente favorevoli da parte di un esponente del PD che sarebbe dovuto essere il vice di Bonaccini. Quindi come dire, come è cambiato questo partito? Noi non lo abbiamo capito fino in fondo, ad oggi.

Speaker 1: A me questa discussione pare una roba politica ed addetti a lavori, perché nessuno in città chiede a Sara chi ha sostenuto il congresso. Li chiedono quali sono le sue idee per la città. Sara, per la sua storia di impegno personale e politico, che è partita dalle favelas brasiliane dopo che si era laureata e arrivata nelle periferie di Firenze è un manifesto del Partito Democratico nuovo. Il suo intervento fatto alla sala rossa è stato il manifesto di una nuova stagione politica perché Sara ha parlato di sociale, di attenzione agli ultimi, di una città che cresce ma che non l’ha scenduto nessuno, ha parlato di diritto alla casa, ha parlato di diritto al lavoro degno di essere chiamato così in una città che ha tantissimi lavoratori poveri nei settori del turismo, nei settori del commercio, in alcuni casi anche nei settori dei servizi. Ha parlato di una cosa diversa rispetto a quelle di cui parlavamo prima, perché il Partito Democratico è diverso e la sua proposta, quella del salario minimo, è stata la prima proposta di Elish Line.

Noi dobbiamo provare a uscire un po’ dalla bolla in cui siamo. La città ha bisogno di risposte, Sara è la figura più autorevole per dargliele e anche nella nostra comunità a quelli che dicono che non basta il cambiamento, il cambiamento si costruisce, si costruisce con la pratica politica misurandosi nei rapporti di forza, misurandosi su delle progettualità l’altro giorno su Corriere e Fiorentino mi accusavano di essere un novello Pangloss, quello che va a giro a raccontare che questo è il migliore dei mondi possibili. Io ho iniziato con il social forum rincorrendo l’idea a Firenze, a Londra, a Parigi, di un altro mondo possibile e non ho cambiato idea. Il problema è che non si costruisce con degli articoli o con dei commizi in televisione, Si costruisce con la pratica politica che è faticosa, che prevede di impegnarsi, che prevede dei conflitti ed è un pochino però più utile che stare a pontificare o agitare delle iperboli sui giornali.

Speaker 2: E’ quello appunto che lei ha definito grottesco, non si fa politica in questi termini, la si fa con le cose che ci ha illustrato. Siamo in conclusione però e lo spettro della vittoria della destra è utilizzato dal centro-sinistra per chiamare a un ricompattamento o comunque sensibilizzare l’elettorato. In questa dinamica del centro-destra cittadino, lei rivede davvero questo rischio?

Speaker 1: Non è che è un rischio, è successo I imposti dove pensavamo che fosse impossibile. È successo a Roma, a Bologna, in tantissime realtà. È successo quando la sinistra si è divisa ed è successo quando la destra era forte e governava questo paese. Io provo a mettere in fila le cose, il definanziamento della tranvia, il definanziamento degli innocenti, il casino che hanno fatto sullo stadio, peraltro da quando Salvini si è fatto la foto con Gio Barone e non si è più vinto una partita, tutte queste cose che abbiamo messo in fila danno l’idea di un attacco alla nostra città, perché Donzelli che racconta le bugie dicendo che sono arrivati gli agenti, qui gli agenti non se ne vedono, di notte le volanti non ci sono, la sicurezza che era un tema su cui loro avevano puntato dicendoci che una volta il governo avrebbelo trasformato le nostre città, eliminato tutti I criminali, la situazione è peggiorata e I comitati dei cittadini Chiedono al questore al prefetto di dare risposte non al sindaco perché lo sanno che non è colpa nostra Su tutto questo io leggo un disegno il disegno di una destra che prova a fare casino nelle città per attaccarle per la prima volta Firenze è un baluardo a firenze si gioca il destino del centrosinistri italiano ed è per questo che a tutti chiedo di fare un passo indietro in termini di ego e un passo avanti in termini

Speaker 0: di disponibilità alla costruzione.

Speaker 1: Questa è una cosa che è

Speaker 0: molto consapevole anche la la segretaria del partito. Chiara ci salutiamo, noi adesso andiamo come dire a fare alla seconda parte, all’ultima parte della nostra trasmissione, poi ci sarà da aggiornare il sito che scriviamo Giorgio 2 punti torna alla vocazione maggioritaria. Come è il titolo?

Speaker 2: Lascio a lui perché io sono rimasta colpita dal passaggio in macchina andando al mare di Montanari. Questo è stato una stilettata abbastanza efficace, ma ringraziamo davvero Andrea Giorgio per essere stato con noi, naturalmente sarà ulteriormente ospite di questi spazi di approfondimento, ci prenderemo tutto il tempo, anzi, lo abbiamo fatto proprio intenzionalmente, molto in anticipo perché è bene riflettere e confrontarsi al di là anche delle candidature, ma su quelli che sono appunto I bisogni, le esigenze, le strategie per la città, Andremo oltre Firenze naturalmente nell’ambito del nostro territorio ma anche verso l’Europa e prossimo ospite però domani sarà per la Lega. Federico Bussolini, segretario provinciale a livello fiorentino sempre in tutti al voto dalle 8.40 su Controradio e Controradio Web TV.”

Leggi l’articolo su: ControRadio.it

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